début

Fotografia di Mario Salis la veranda de “La Ripresa”

Ecco il miracolo dietro le lune stanche.
Per un anno abbiamo lavorato a questo luogo, “La Ripresa”.

Lavorare la terra a suo modo,
avvicina al cielo.
Lascio per ora alcune cose che riguardano “La Ripresa”
mentre qui, nel mio dove
nulla è a suo posto,
casa è da primavera, un cantiere.

Ho vissuto il cantiere, abitandoci dentro
e ancora è polvere.Una stanza di soccorso
accoglie il computer.

Ancora di più ho abitato il Silenzio
luogo più che mai necessario alla parola.

Della Ripresa hanno detto…
Luciano Tansini e Mario Salis 

Chi sono Mario e Luciano.
Mario Salis, poeta, cantautore, definito da Fernando Arrabal
“la reincarnazione di Boris Vian” e soprattutto, amico.

Luciano Tansini, professore incaricato di Economia istituzionale presso l’Università degli Studi di Bologna, ha tenuto corsi di insegnamento anche presso l’Università somala di Mogadiscio e l’Università di Los Andes, Merida, Venezuela. In numerosi viaggi (Africa, India, America Latina), ha ricercato la cultura animista e profetica
dei miti e dei riti.
Per le sue particolari opinioni in tema di filosofia economica, è stato man mano emarginato dagli ambienti della didattica e della ricerca istituzionali. Oggi si muove sempre più solitario, al di fuori di ogni istituzione e organizzazione culturale.
Teso verso le radici della memoria e del divenire, la sua Università è la “strada”.
Le sue armi vogliono essere semplici gesti, richiami, parole,
verso chi non può manifestare “parola” .

Trovato fra la gramigna e la polvere

prière d'adieu

indépendance - prière.
Fotografia di Marta

Lontananza
s'avvicina nell'andare.

Non sei più il mio presente,
lo sappiamo entrambi.
Lo sanno anche le foglie
che come noi, si stanno preparando.

Eppure i colori sono sempre quelli
e commuovono
come ogni silenzioso addio,
come ogni attimo rubato all'eternità
pur di non andare.

Un'unica foglia appesa al vento
si fa già bandiera di un ricordo,
dell'incapacità di vedersi volare via
come sempre,

come tutte le altre.

trovato nel solito cassetto di calzini spaiati

 

boulevard bois

indépendance - fille du bois
.
Forografia di Manuela

.

Due maglie perse
aprono scenari d’altro.
In questo l’utilità delle tarme
fra gli stracci antichi
laddove li lasciasti.

Oggi,
spoglia di tutto si copre
con quelle due maglie perse,
la memoria.

Ancora la vedo guardarti,
in quest’andare di foglie.

Il tempo della gioia
veste misure piccole
per poterci crescere dentro
e crebbi a dismisura
intorno alla tua Assenza.

Due maglie perse
schiudono gli occhi su altro:
fu così sul viale del silenzio
quel mio primo incontro.

Tu non mi eri distante.
Stavi tutto in un sogno
e piangevi come piangono gli uomini:

lontano e impercettibile
come un salice piangente
a cavallo del vento.

.
trovato nelle mani
mentre inseguivo un odore

à la recherche

ndépendance - après la pluie
.
Fotografia di Rlieke

.
Le tue mani che scavano
fin nel grembo dela luna
in cerca di un fiore,
in cerca dell’acqua.

Il silenzio si scioglie in maglie
e si copre con la nudità della terra,
implorando il dio degli assetati
per un solo, lungo,
sorso d’acqua.

Chissà in quale pensiero
ci scalderà il raggio buono del sole
e se coprirà anche le ombre
o se le sciglierà
come noi

figli incandescenti
di un paesaggio di neve.

.
trovato dopo due giorni di riposo assoluto

brume

indépendance - fleurs
.
Fotografia di Lesbrumes

.

Non c’è più spazio
per rincorrere le ombre.

Fitte maglie di nebbia
coprono l’inverno.

Indosso ogni giorno
uno sguardo più stanco;

le vette innevate solleticano le nuvole
e solleticano le smorfie
che dipinge dentro me,
quello che manca.

Dentro la folla,
si fa strada un urlo
acciotolato ed espresso
in un calcio.

La polvere sale anche dal mare,
come fosse camminare in salita
con un cuore stracolmo
di attimi che non scadono
e cercano nella mia fatica

– urlando vita –
un ultimo soccorso.

.
.
Trovato ei pensieri lasciati liberi per casa.
Non so se hanno pisciato più i pensieri o i gatti.
.
Tornata a casa

Tes gestes

indépendance - mains
.
Fotografia di *Karine e Szeike

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I tuoi gesti
ancora parlano nella notte,
quando se ne va a letto anche la storia.
 
Quando il tempo passa
e tutto di noi,
– come protetto dal cielo –
resta.

Piccole traiettorie disegnate
con la timidezza dei gesti,
ci coprono come fossero un maglione
della nostra età migliore.

Il seno scoperto indica
che forse un giorno
tornerai per rimboccarmi
la  memoria.

Il futuro
non è solo atto di presenza.
 
Vanità del cuore
pensa a te ancora giocando,

.
trovato

le bon réveil

indépendance_reveil
.
Fotografia di *Karine

.

Si fa certezza l’odore d’inverno
e per le nostre vestaglie
è sempre domani,
il risveglio.

Vorrei ancora svegliarmi nel sogno
e osservarti guarire dalla tristezza,
con me accanto.

Quante solitudini attraversano
dal bosco al deserto,
la mia, ora e sempre.

I merli oziano
fra la neve e il tempo,
come fosse vero che ci sei e che esisti,
come fosse vero che ci sono stata anch’io
in te, da qualche parte.

E ancora la vita si fa meraviglia.

Sotto la neve
tizzoni incandescenti
riscaldano anche del sole,

i raggi.

.
nel cuore
al suo centro e in ogni sua periferia.

la mer et le feu

indépendance - fleurs
.
Fotografia di KT Lindsay

.

Bruciano anche in inverno,
– ovattati da un silenzio in fiamme –
quei giorni che pesano
sulla carta dei calendari,
e tirano giù pareti.

Bruciano fra le onde
senza chiedersi dov’è un dove
e su quale sponda non mi stai aspettando.

Chissà
se ci proteggeranno dai segreti del mare
almeno le stelle.

Una barca di carta,
si lascia bagnare
dal sudore che fanno le nostre mani
in eterna tempesta
bruciando ai bordi del mare.

.
trovato sempre in una connessione instabile
e precaria.
come me, come te.

toujours la pluie

indépendance - fleur de fille
.
Fotografia di Mun Kuvia

.

Ti trovo sempre
dove fiorisce la neve,
e senza più stupore
ti guardo cadere.

Hai mille forme
e già torni acqua sulle foglie,

come fosse piovere
lo sguardo che ti cerca al di là delle cose
in una terra seminata
di disincanto.

Per fortuna esiste la pioggia
che lava dai discorsi la terra
e dichiara un suo esistere,
semplicemente piovendo.

Una smorfia disegna rughe e solchi
in cui tutto scorre verso un nuovo inizio,
 lentamente,

come fosse di noi, di neve e pioggia,

vivendo.

.
dolori con copertina rigida