les anges

indépendance - tendre
.
Fotografia di Composed

.

Si sciolgono le attese d’un tempo
in attese dagli occhi grandi
a cui nulla sfugge:
neanche il tempo presente.

Gli angeli si fingono distanti
solo per guardarci
di straforo dalla criniera del cielo
con quegli sguardi
che ci ricordano ogni inferno.

Le spose d’altra età
conoscono gli equilibri del rasoio
e si affilano la lingua
guardandoci
nella tenerezza d’un primo
impacciato incontro.

Riconoscersi dalle maglie del dolore
o negli occhi chiari
in cui neanche al sole
è dato soggiornare oltre l’ora.

E quei passi
suonano antichi al primo ingresso
nel giorno.

Guardami.

In pochi riconoscono l’Amore
già dal primo riflesso
nella rugiada del risveglio.

.
trovato dove mi hai trovata

Mancherò dal blog per qualche giorno
sarò a Roma per alcuni eventi citati nel post precedente.


genèse

Indépendance - voici les temps
.
Fotografia di Salibe

..

Le cose che succedono,
succedono e basta.

Approfittare delle parole per dar loro un nome
è come aspettare un gallo cantare
all’imbrunire.

Succedono giorni
e nei giorni succedono attimi.
In quest’andare di vizi,
per usocapione ora è di nuovo mio
il tempo che non attende

ma come fosse quel vento che sta succedendo,
che solleva di poco le foglie
e passa.

***

Mercoledì 28 ottobre 2009 ore 20:00

Exlavanderia Roma
"dove inciampa la vita ho visto fiori nascere"
(incontro di parole sottovoce, dentro a una parentesi)

programma

Giovedì 29 ottobre 2009 ore 20:00

cena di solidarietà
per la costruzione di pozzi artesiani in Africa
con l’Associazione onlus Oasis di Brescia.
infoline: g_gaeta@virgilio.it

Ristorante La Cacciarella
Via G. B. Paravia, 25 – Roma.

Serata sostenuta dal Collegio dei Geometri
e Geometri laureati di Roma.
Cena con musica jazz. Io sarò lì.

Venerdì 30 ottobre 2009

Teranova Tour Poetry 09

FESTIVAL INTERNAZIONALE FRANCO ITALIANO 
L O R E N A – R O M A 
Centro Culturale San Luigi di Francia
Largo Toniolo 20/22  – Roma
(tra piazza Navona e Panteon)

Dalle 19:00
premiazione e riconoscimenti
Consegna premi a Nailm Araydi, Beatrice Niccolai, 
Premio alla carriera a 
Adele Cambria, CharlElie
programma
con me, Valeria di Francesco

Lunedì 2 novembre 2009

Su Radio Imago di Roma
in diretta talk show radiofonico
"la notte della poesia breve e dei lunghi coltelli"
Parafrasandoci addosso la vita, le parole, la rete
((discorreremo con del buon vino
e con le musiche che da sempre hanno accompagnato
questo blog)
con me ci saranno alcuni fra i primi bloggers
con cui è nato e continua ad esserci
stima, fiducia, affetto:
Roberto Bernabo’  – www.cinemavistodame.com
Giuseppe Gaeta  – www.comunicazzione.splinder.com (censurato)
Apepam – www.apepam.splinder.com
Daniela Benicchi – Artista arti visive, facebook
Leonardo Iattarelli – Giornalista de "Il Messaggero" Roma
Lori Adragna – Critico d’arte, Roma
Massimo Prizzon – Fotografo, Milano
Marco Fioramanti – Editore e artista, Roma
Valeria Di Francesco – Attrice
Condurrà la serata Attilio Torrone

Curiosamente è l’evento che mi fa vibrare di più
perchè è l’evento che mi porta alle origini del tutto:
del mio attuale presente.

Il Blog.
dove tutto, per disperazione
ha avuto inizio.

Ecco, io spero che chi segue il blog
possa sintonizzarsi la sera del 2 novembre p.v.
in streaming qui dalla rete
sarà sufficiente cliccare sull’apposta area
"ascolta la radio" direttamente sul sito
http://www.radioimago.net

E’ un modo per ringraziare uno ad uno
chi fino ad oggi c’è stato e c’è
e spero che continuerà ad esserci
fra queste virgole e fra gli spazi
di quest’avventura
che è diventata negli ultimi quattro anni,
la mia vita.

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Quando sembro assente, non sono assente
soo solo seduta da un’altra parte a scrivere
o forse alla finestra a guardare le foglie cadere

 

mon chant

indépendance - mots
.
Fotografia di Trjsta

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Quando arriverai
alla porta che chiude destini
lascia cadere un sospiro
sul silenzio della notte.

Ci saranno distanti
i giorni del melo in fiore
e gli anni del serpente:
solo un segreto unirà le distanze.

Quando arriverai
chissà con quale ombra
starò guardando
il brillare delle stelle.

O se starò nell’atrio del tempo
che invecchia le forme
e quello che non più esiste.

Quando arriverai
portami per voce tua,
dolce e sereno,
come fosse ancora vivo

il mio canto.

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nel silenzio
in questo silenzio che urla
e piove come fosse vivere

mourir de vanité

indépendance - écoute-moi
.
Fotografia di M. Machine

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Ascoltami.

Vanità di pioggia
esiste piovendo
nella brevità dell’attimo.

Nulla che ci riconduca
oltre questo niente
e niente ci ricorderà esistenza

se non il lento cadere
fra un tempo e l’altro,
della pioggia.

Qualcuno dirige i musicanti,
altri imbrattano spartiti,
musicando il silenzio.

I più devoti alla vita
 – quei disperati come noi,
che scorticandosi l’anima

nel piovendo,
per ogni alito di vento sulla risaia,
piangono.


.
trovata in un odore
e nei discorsi della pioggia

temps présent

indépendance - encore les temps
.
Fotografia di M. Machine

.

Si sveglia ancora
come distratto dal silenzio,
a due passi dal ricordo,
il tempo presente.

Si muove
come chi è nel buio da sempre
e barcolla su ogni respiro
come fosse ancora
tempo di corse fra le ginestre.

Altri inverni succederanno
l’inseguirsi delle stelle
e placheranno l’anima
come stancati dall’eterna corsa.

La mia
è una bambina disobbediente
che rincorre e si nasconde
dal vento.

.
trovato nei morsi delle tarme
e in quelli segreti che il tempo non cancella
ma solo evidenzia

maudite

indépendance  -  nous
.
Fotografia di Szeike

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Passo la vita
– così come succede per gli altri –
a camminare da un pensiero all’altro,
– però dentro –
come nascosta dietro a un cespuglio,
dentro a un ricordo

ignorando il passare dei giorni,
dei mesi, degli anni.

Scrivo le mie maledizioni
dentro l’orlo di un discorso rosso
rinunciando al vivere
una nuova maledizione
già pronta per
un altro vicolo dell’inferno.

Dei miei voli,
lascerò cadere piume sui vicoli
come una meretrice alla finestra
che si rifà il trucco,
abbondando di nero

col mozzicone spento
d’una sigaretta.

.
trovato credo nel sonno
e in un pensiero che mi accompagna

la faim et sa bouche

indépendance - l'attente

Fotografia di Composed

 

Nel tempo in cui torno
abitano la fame e la sua bocca;


abitano con pudore
gli echi dei ricordi
e un silenzio sempre più adulto
ogni volta che lo guardo.

Tutto è al di là del niente
la forma delle cose
senza sfiorarle.

Solo le mani ritrovano le lettere
che ci scrivevamo un tempo
senza dover rovistare
fra un nuovo e un vecchio,
nella sola abitudine
del tempo che passa.

Sono tutti i respiri
che muovono le ombre degli oggetti
lasciati riposare
dove mai ci raggiunse il sonno
ne’ mai ci raggiungerà.

Anche le formiche
si muovono come di casa
nelle stanze dell’abbandono.

Una ad una, insieme
formano e inseguono un sentiero,
oltrepassano anni di minuti
poi per la stessa antica fame

anche loro, come noi,
tornano.

.

trovato in un edit che non so usare
e mi crea molti fastidi nello scrivere,
Come funziona l’accapo senza doversi sbatezzare?


 

nous sommes

indépendance - l'attente
.
Fotografia di Composed

.

Come nebbia fra i filari spogli
nella quiete che abita il mio tormento
esisto, semplicemente,

Soffiano foglie
come abbracciate sul dorso dell’aria
in quest’ottobre
dai passi brevi e dal fare stanco.

Un cenno, uno sguardo
inceneriscono le ali dell’angelo
e lo conducono sulla porta socchiusa
del mio silenzio.

Solo i respiri s’appannano
e lui, tormento d’uomo
è già bello così come lo guardo.

Ha un cuore dalle luci soffuse,
pizzica il mio come fosse una coscia
facendone bersaglio.

.
trovato così, semplice-mente

tendresse d'automne

indépendance - vie
.
Fotografia di A. Nika

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Qualcosa si muove
come mosso dalla tenerezza d’autunno.

E’ quest’andare
dentro la trappola del tempo:
sentire il peso e la leggerezza del tuo sguardo
e la gravità dell’assenza.

E ora mordimi nel profondo,
nella patria del sangue e della donna,
in quell’effimero che è
è lo spazio dei nostri incontri.

Una camera dalle finestre socchiuse
in cui entri sfiorando della farfalla
(ricucendole ali nello spogliarla)

i capelli e il suo sguardo. 

.
inciso su un tronco d’albero
dentro me

vanité du cœur

indépendance - une femme
.
Fotografia di Lina . N.

.

Quasi distratta
la vita si schiude al risveglio
sui cigli dai fiori gialli.

E’ ancora una ragazza che corre,
ha le ali in castrate in un cespuglio.

Suonano i passi
come rumore di foglie
o d’un ramo che si spezza.

E’ già d’autunno
quest’andare di domande,
di passi e foglie
nei pensieri a mezz’aria.

Il silenzio assordante
è il risveglio a un ricordo
quel quasi fermarsi per guardarci dentro
e riconoscersi incostanti

evanescenti come brezza
nell’aria.

La vanità del cuore
si specchia nell’andare,
sullo sguardo mai fermo

del fiume.

.
trovato passeggiando dentro me