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Fotografia di A. Nika
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Qualcosa si muove
come mosso dalla tenerezza d’autunno.
E’ quest’andare
dentro la trappola del tempo:
sentire il peso e la leggerezza del tuo sguardo
e la gravità dell’assenza.
E ora mordimi nel profondo,
nella patria del sangue e della donna,
in quell’effimero che è
è lo spazio dei nostri incontri.
Una camera dalle finestre socchiuse
in cui entri sfiorando della farfalla
(ricucendole ali nello spogliarla)
i capelli e il suo sguardo.
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inciso su un tronco d’albero
dentro me