mon Dieu, pourquoi m'as-tu abandonné?

indépendance - croix d'une femme
Fotografia di J. Stone

"Nasce sempre qualcosa in un campo abbandonato"
(da "Gramigna", 2008)

Un augurio di Buona Pasqua,
anche se Pasqua è per noi abituate alla rinascita,
ogni giorno.

Colgo l'occasione per indicare Mugellonetwork
un portale toscano che mi ha riservato uno spazio
dove siete benvenuti.

Dopo il periodo pasquale il lavoro sarà intorno a Palabra en el Mundo
con il Teatro delle Condizioni Avverse
in "e si chiamava Pace"

info-contatto
Teatro delle Condizioni Avverse

trovato nel cuore

purité

indépendance - pureté
.
Fotografia di A. Pround
.

Quale lucidità
è sulle foglie di fine inverno
quando cadono
in uno stagno.

Sembrano spengersi
là dove il sole non riflette
nemmeno la loro ombra.

Eppure
c’è sempre un pensiero riflesso
nelle donne quando
intrecciano silenziose
sospiri come fossero capelli.

Un fiore bianco
dai pistilli carichi di sogni
le ripara
– al solo crederci –
da ogni ombra.

.
Trovato dentro a un fiore bianco
e non era una calla.

réveil du printemps

indépendance - reinassance
.
Fotografia di Nika

.

Le stanze vuote
respirano la notte
e sembra che partecipino al sogno.

C’è un nuovo odore
in cui m’addormento:
il resto è sussulto di ombre,
di incensi di sandalo bruciati,
di una catena che il vento ha spezzato.

La vità che succede
ha la sua verità
in quello che non è successo
e l’attesa è un albero
che si riveste di timide foglie.

La brace
è la costante di un tempo
che si consuma fra gli alari.

La certezza dell’immediato ora
è il rintocco del cuore
il sasso che riconosce la mano,
il sole che filtra dalla distanza,
riconoscendomi nell’errore
e non dalla forma.

Eppure la costante è sempre quella:
inquietudine e tenerezza
al risveglio.

.

Trovato così senza cercare, fra le mani e il cuore.

l'ange et la femme

indépendance - la pensée
.
Fotografia di Barbara D.

.

A caro prezzo
pago la tua assenza
e ancor più cara mi è oggi
la mia presenza.

Un mutuo con la vita
che si estinguerà
con l’ultimo volo degli angeli,
fra le larghe foglie
degli angeli della terra.

Succedono d’impovviso stagioni
come certi temporali estivi
racchiusi dentro la notte.

Riflette la stagione migliore
sugli asfalti
che non abbiamo mai percorso.

I nuovi incampi
come incensi di sandalo,
ripuliscono l’aria
dai vecchi ricordi.

Si alzi prima dell’alba
la donna che aveva perso nei tuoi occhi
interi calendari senza giorni.

.
Non esattamente voltando pagina.
Decisamente cambiando libro.

redécouvrir le sens

indépendance - soupir
.
Fotografia di Paula N.

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Il discorso è sempre quello:
ruscello che salta i fossi,
rincorre solo il suo percorso.

Sono rumori fuori posto
quei vagiti nei giorni della notte,
quando tutto è finito
e non si conosce ancora
 l’epilogo del dopo.

La mano distratta accarezza in te,
le sagome del ricordo.

Il saluto breve
si estende nel tempo
diventa promemoria o accesso
alla stanza della tenerezza.

Anche l’ordine in me
era fuori posto.

Erano celesti le lenzuola in cui
– sfiorandomi l’infinito –
sei entrato sottovoce 
nella donna.

.
trovato aspettando primavera

entre la nuit

indépendance - soupir
.
Fotografia di Yanire

.

I fiori di dicembre
sembra che muovano la testa
per cercare la verità sottile
d’un giorno senza storia.

Dentro quel giorno
c’era la memoria
e c’ero io, più stanca della luna.

Riflessa in un ricordo,
sembravo un’altalena felice
in braccio al vento:
sembravo me nel centro esatto
di un sogno interrotto.

Ora che quel sogno
ha le ali recise,
zoppica il futuro nel presente,
contando i mozziconi
a cavallo della polvere.

I soliti pendolari
camminano frettolosi
verso la fermata d’angolo.
Quando m’incrociano
provano pietà per una malata di vita.

Muovono i passi ogni mattina
sulle stesse formelle del marciapiede.
Ne conoscono venature e difetti
e poggiano i piedi al solito posto.

Nella stagione dei fiori recisi,
nessuno calpesti la luna
nè interroghi le stelle.

Hanno visto troppo
e come me muoiono di vita
bruciando in seno alla notte,

lentamente.

.
Trovato poco prima di partire

temps présent

indépendance - encore les temps
.
Fotografia di M. Machine

.

Si sveglia ancora
come distratto dal silenzio,
a due passi dal ricordo,
il tempo presente.

Si muove
come chi è nel buio da sempre
e barcolla su ogni respiro
come fosse ancora
tempo di corse fra le ginestre.

Altri inverni succederanno
l’inseguirsi delle stelle
e placheranno l’anima
come stancati dall’eterna corsa.

La mia
è una bambina disobbediente
che rincorre e si nasconde
dal vento.

.
trovato nei morsi delle tarme
e in quelli segreti che il tempo non cancella
ma solo evidenzia

nous sommes

indépendance - l'attente
.
Fotografia di Composed

.

Come nebbia fra i filari spogli
nella quiete che abita il mio tormento
esisto, semplicemente,

Soffiano foglie
come abbracciate sul dorso dell’aria
in quest’ottobre
dai passi brevi e dal fare stanco.

Un cenno, uno sguardo
inceneriscono le ali dell’angelo
e lo conducono sulla porta socchiusa
del mio silenzio.

Solo i respiri s’appannano
e lui, tormento d’uomo
è già bello così come lo guardo.

Ha un cuore dalle luci soffuse,
pizzica il mio come fosse una coscia
facendone bersaglio.

.
trovato così, semplice-mente

tendresse d'automne

indépendance - vie
.
Fotografia di A. Nika

.

Qualcosa si muove
come mosso dalla tenerezza d’autunno.

E’ quest’andare
dentro la trappola del tempo:
sentire il peso e la leggerezza del tuo sguardo
e la gravità dell’assenza.

E ora mordimi nel profondo,
nella patria del sangue e della donna,
in quell’effimero che è
è lo spazio dei nostri incontri.

Una camera dalle finestre socchiuse
in cui entri sfiorando della farfalla
(ricucendole ali nello spogliarla)

i capelli e il suo sguardo. 

.
inciso su un tronco d’albero
dentro me

liaison amoureuse

indépendance - fille au vent
.
Immagine trovata in rete
(autore sconosciuto)

.

I giorni che sai
sono di latte come i  denti fragili
delle stelle.

Nessuna parola oscura la notte;
solo nel sonno arriva forte
un mal di denti
come segnale di vita
o solo di soccorso.

Dolore assoluto vivere.

Incamminarmi nel sogno
e lì superare tutti i recinti,
avvolgermi di nuovi odori
e starci dentro
come in un utero d’uomo
mi sveglio farfalla.

Hanno un peso le ali
ora che il cielo è l’unica dimensione
del non vissuto.

Strappami le bugie dalle labbra
quando ti accarezzo col pensiero
e ci racconto che il tempo
è qualcosa di distante.

In bilico
fra i discorsi amorosi
del semplice stare al mondo:

così mi ritrovo al risveglio,

così da anni,
ogni giorno.

.
trovato in giornate che non si sa come mai
hanno solo 24 ore
Il frigo inizia a sorridere.
Peccato che mamma non abbia potuto godere
del mio pane.

Questo mi fa male.