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Immagine trovata in rete
(autore sconosciuto)
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I giorni che sai
sono di latte come i denti fragili
delle stelle.
Nessuna parola oscura la notte;
solo nel sonno arriva forte
un mal di denti
come segnale di vita
o solo di soccorso.
Dolore assoluto vivere.
Incamminarmi nel sogno
e lì superare tutti i recinti,
avvolgermi di nuovi odori
e starci dentro
come in un utero d’uomo
mi sveglio farfalla.
Hanno un peso le ali
ora che il cielo è l’unica dimensione
del non vissuto.
Strappami le bugie dalle labbra
quando ti accarezzo col pensiero
e ci racconto che il tempo
è qualcosa di distante.
In bilico
fra i discorsi amorosi
del semplice stare al mondo:
così mi ritrovo al risveglio,
così da anni,
ogni giorno.
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trovato in giornate che non si sa come mai
hanno solo 24 ore
Il frigo inizia a sorridere.
Peccato che mamma non abbia potuto godere
del mio pane.
Questo mi fa male.