attachement d'une feuille

indépendance - solitude

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Come ci ingannano gli anni
profetizzando sul divenire
ignorando il cadere naturale
delle foglie.

Saremmo caduti anche noi, un giorno
sul ventre bagnato
della storia.

Eppure eri la foglia
che copriva gli occhi nel gioco delle ombre,
o la rincorsa di un'onda
che non si stacca
nè dalla sabbia nè dal mare
ingannando col suo passare

ogni riflesso di luce.

Ancora inciampo
l'eterna tenerezza di un giorno,
spacciandomi
– foglia ingiallita dal tempo –
per germoglio.

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Trovato nel solito ritornello
che fa da contralto a certi bassi

 

écho de l'avenir

indépendance - ensemble
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Fotografia di Rain

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Incauta verità
ci sfiorò la vita dopo il ritorvamento.

Sapevamo di sale
come tenute in vita dalla sola forza
delle onde.

L’anima e il mio corpo,
stavamo dentro al silenzio
di una conchiglia.

– anche un guscio – per formarsi – 
ha già passato la sua storia.

Ci osservo innamorarci
dei granelli di sabbia,
della schiuma che ci accarezza
ogni volta che giochiamo l’attimo
come fosse l’ultimo.

Ho catturato gli attimi migliori
in echi di domani,
per diventare ancora
 madre dei miei giorni a colori,
ancella delle sue mani di terra
o bambina sporca di sabbia

che ride, piange, sbaglia
e che gioca ancora
con le conchiglie.

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trovato nella sabbia
e nelle mani

sur le destin d'apres

indépendance - esperance
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Fotografia di Mama  J.

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Vorrei non credere al destino:
mi esonerebbe dalla Speranza,
dal tornare a cercarmi
dove il noce ha iniziato a maturare
i ricci e le castagne.

Vorrei frugare a occhi chiusi
nelle ferite dentro la carne
e oltre in quella fanghiglia
da cui si vocifera
siano nati un uomo e una donna
con mele rosse
al posto dei nodi e dei coralli.

Vorrei essere il risveglio notturno
in un silenzio di stelle
o lo sguardo che ti copre le spalle.

Vorrei imbracciare la vita
perchè vita urli fin da risveglio.
Vagiti come la prima volta
per tutte le volte che il sonno
m’ha rapita dal tormento.

Ricadermi addosso
come il vento fra le onde
nella quiete che inseguo

e che non conosco.

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trovato in un attimo d pace
nel caos del fine settimana di casa

coquille II

indépendance - le centre de la douleur
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Fotografia di J. K.

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Vieni,
tuffati nei ricordi
e andiamo a scaldarci.

Quanta verità
si fa detrito sotto le unghie
come se il tempo
non fosse solo
appannato malinconico pudore
fra lo sguardo e i capelli.

Le borse sotto agli occhi,
contengono tutti i nostri mari
e se guardi bene,
troverai una bambina che nuota,
una conchiglia rossa
e una trave che delimita il cielo dalle onde.

Vieni e scavami negli occhi
fino a trovare il più vero dei riflessi
in cui cerca di prendere fiato
il domani.

Capelli sciolti a filo dell’acqua
scrivono nel tempo
la forza dei nostri nodi.

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Trovato nella mia parte mancina

si j'étais de l'eau…

indépendance - si j'étaise une fleur
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Fotografia di E. Larue

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E ancora il cielo si fa strada
dove il tempo trova il suo cedimento,
dove la matita
disegna nel suo contorno, l’occhio
con un mare in burrasca
dentro.

Vedessi come salgono le onde
ogni volta che sparisci,
che dei vetri lasciati sulla sabbia,
rimangono cicatrici e tagli.

Vorrei rinascere acqua
che disseta, si disperde

e non si taglia.

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trovato in una connesione che salta
e in me che salto più della connessione

l'heure tendre

indépendance - reinassance
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Fotografia di Kat Kat

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Cerco me
dove il vento s’è intrecciato
ad un discorso interrotto
e dove,
tentando di annegare un pesce
ho perso le mani
nascondendo una carezza.

Della corda che non trattiene
e dei nodi stretti nel mare,
scioglimi nell’odore del sale.

Issa
– nell’ora della tenerezza –
nella mia tempesta,

 le vele.

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trovato nelle mani, ora.

reine II

indépendance- rien
.
Fotografia di E. Moss

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Nulla a che vedere col sogno:

Sono tutti i miei ritardi sul tempo,
gli orli scuciti delle tue maglie,
e le pause che ritmano
anche i silenzi.

Eppure c’era anche Dio
a benedire la semplicità
delle nostre braccia.

E c’ero ancora io
a modellare una ad una le stelle
in un cielo che poi si è spento
nell’ultimo porto.

Disegnano le onde
tutto quello che rimane:

una schiuma bianca
che si disperde fra la terra e il mare.

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trovato qui, ora.

marée

 

QUESTA IMMAGINE E’ STATA RIMOSSA
PER STUPIDITA’ DELL’AUTORE
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..

Disancora per mano tua
la nave del ricordo;
quella che senza mare
naviga ognuna delle mie rotte.

Canzoni di antica tenerezza,
scrive sull’attesa,
la schiuma fra le conchiglie.

Nelle carezze,
le tue mani intrecciano capelli
ai nodi del vento.

Tornano sempre,
– tornano sempre più forte –
a ricomporsi leggiadre e timide,
sui nostri occhi,

con desiderio
fra la brevità nostra e delle maree,
chiedendo solo mare
 
le onde.


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mordendo una mela rossa

 

aujord'hui et demain

indépendance  -  sur l'eau
.
Fotografia di mosaicroro

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Ed è quando
entri nel mio silenzio
quasi inopportunando il niente,
che spalanchi la porta dei miei occhi.

Tu ancora ci vedi un oceano
che brilla.
Io ci vedo la calma della risacca
ed un sole che scende
sempre più basso
a cercare terra e il tuo inizio.

Oggi passo la vita
a intrecciare la nebbia,
per tradurre tutte le canzoni d’amore

 sui labiali del silenzio.

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trovato nei miei giorni di ansia

 

vanité

indépendance - sur les murs
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Fotografia di Beatriz Moràn

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Ancora socchiudi gli occhi alla notte
e peschi nei miei il dolore più forte.

Scopri così la via del luccio
che ha distrutto le sponde del mio letto.

Chiudi la porta,
lasciando aperte le finestre,
perchè vanità
mi scompigli ancora i capelli.

I treni di notte
illuminano i paesi deserti
o sommersi dal grande niente.

Tagliano pianure e entrano
come amanti nelle montagne.

Le luci dei finestrini, sparendo nel buio
aprono le tende al giorno.

L’aria accarezza tutto quel poco ch’è rimasto
e si risveglia il mare nella risacca
dopo la tempesta.

La nave si disancora dal porto
ed i giorni felici
giocano come bambini sul molo
con le ombre dei nostri sguardi

come fossero
i più colorati degli aquiloni.

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dove la connessione è instabile