parcours

la vie

 

Dicono che la vita sia un viaggio breve.
Quasi sempre doloroso.

Si inizia a piangere usciti dall’utero
per piangere poi
in ogni stagione, immancabilmente, sempre.

Dicono sia breve il viaggio
su binari mai scelti
ma sovrapposti alle nostre destinazioni.

Volevo una vita in montagna
questo vagone mi porta a mare.

In carrozza, signori
con o senza biglietto, su, salite.
Il prezzo di andata è offerto
dal destino
.

I paesaggi dal finestrino
non sono mai quelli che si vorrebbero vedere.
Solo brevi scorci di vita una tantum
tanto per tenerci vivi.

Dove è diretta lei, signora?
– Dice a me? E’ per me quel "Signora"?
– Non so dove vado, ma so che devo andare.
Sì, ma dove?
– Lontano lontano, molto lontano.
Sì, ma lontano dove?
– Il punto più lontano per poi non ritornare più.

Il suo biglietto è scaduto. Lo sa?
– Lo rinnovi il tempo esatto per terminare il  viaggio.
No, signora se lo rinnovo dovrò farlo per almeno altri 50 anni.
– Sono troppi 50 anni ancora. Davvero troppi.

Cosa farà signora?
Starò sul treno, senza destinazione
a guardare le pecore pascolare
dal finestrino.

Ma non voleva vedere il mare?
– Oh, non più ormai.
E che farà signora?

– Le farò compagnia sull’ultimo vagone
per i prossimi 50 anni
a dormire in attesa che l’abbonamento scada.

Forse scriverò poesie
o magari farò l’amore
tutto il tempo.
Forse aprirò un blog
come diario di bordo di
poche certezze.

Forse senza che lei se ne accorga
canterò canzoni e berrò vino;
o forse scenderò dal treno
per camminare lentamente
su quei binari più vecchi di me
fino a non poterne più
di aspettare

 

Poi finalmente sarà sera

.