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Fotografia trovata in rete
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Sono sempre lì,
sui contorni della notte
in bilico fra la donna che dorme
e la bambina che sogna.
Vorrei partorirmi nella dolcezza,
vestirmi con premura
come mi fossi bambola.
Tenerezza placenta
certe volte illumina la stanza.
Raccogliermi dove il nido di capelli
è il nodo di me sull’asfalto
e le ginocchia l’altare delle mie miserie.
Sono sempre lì,
dove vita mi riconsegna
sulle ferite della terra,
dietro la radice fragile
d’una primula ancora viva
nei segreti dell’inverno.
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Trovato nello studio di Adriano.
E trovato nel sogno mentre mi accarezzavo i capelli.