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E ora
che non abbiamo più nulla da dirci,
ora che la polvere è ovunque
e ogni bottiglia è vuota
posso tornare a coltivare ortiche
e giocare un solitario
sul tavolo del divenire.
E ora che la siepe non delimita più confini
e i miei cassetti han perso
le lettere che conservavo,
aspetto il forire dell’inverno
– o solo la capacità di un idraulico –
come fosse ancora prezioso
il tempo che,
senza più guarnizione
sto perdendo.
.
trovato nella punta di una matita