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E’ di pioggia la tua mano
che ogni notte e ogni giorno
ancora m’accarezza.
Arriva ad asciugarmi nuovi dolori,
arriva, spalanca finestre e cuore
e lascia inconfondibile il tuo odore.
Ero la sete del tuo futuro,
eri il silenzio che insegna l’ascolto
e noi, siamo ancora tutto il tempo che ci manca.
Nel nuovo dolore
arriva rassicurante, la tua assenza.
Asciuga il vento, la pioggia,
trascina verso nuovi giorni
gli antichi dolori.
Un odore di spezie confonde le memorie
e oltre il visibile ti cerco.
E’ tutto è già accaduto
senza che si svegliasse il tempo
dall’alcova umida dell”estate
della donna
.
Dalle Assenze che vivono in ogni atto