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Fotografia di Vasili Andreyev
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E’ affranta la sera,
come ogni giorno già dall’alba.
Tirami su il cuore
con una carrucola stanca
e bevimi da dove si muovono i tuoi passi,
lucidi e veloci sull’asfalto.
Quanto vorrei essere
altrove, in te:
dov’eravamo nel vento,
in quella luce che disegna serene
anche le ombre.
Imprigionati nel solito traffico
di pensieri e ricordi
a ostruire la strada al domani
e al rigagnolo di pianto.
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perchè?