La chanson du pecheur

indépendance - souvenir de vie
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Fotografia di Stephanie
la foto che mi ritrae di profilo è invece di Giuliano Brandoli

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Trattienimi il fiato,
non vorrei partorire prematuramente
un inutile discorso.

Il cuore ha già le doglie
e le stagioni si succedono
deliberatamente come i fatti.

Le voci attraversano mille sguardi
e si soffermano sui silenzi.
Il tuo mi è sempre
incontrollabile dolce interferenza
fino a suonare come le corde di un violino
sui fili tesi nell’aria.

Non ho avuto voglia di morire
neanche oggi.
Temo sempre il peggio:
che si vociferi di me
e di una morte voluta per Amore.

Anche oggi ho scelto
di pizzicare le natiche alle nuvole
e innamorarmi del tuo andare
dove nulla torna.

Spingi forte le tue mani
sul mio campo incolto d’ortiche.
come fosse il ventre di un dolore.

Entrano nell’acqua
tutti i sassi che ci tira il destino,
per demolire un fiume
o costruire una casa.

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Trovato così
tanto per cambiare