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Riavvolgi il nastro
e ascolta quelle voci lontane,
come fossero di noi, in riva
il breve tempo di un sogno.
Sento quella voce che arriva da est
e che si perde in una carezza
con la testa appoggiata sull’orlo della tenerezza.
Hai un incavo vita molto stretto
però è caldo e ci sto bene
anche se non riavvolgi il nastro.
Piuttosto legami i capelli,
e lega di me un giorno che non abbia
quel gusto amaro del ricordo.
Versami da bere negli occhi,
come un’onda che lava tutto quello ch’è stato visto,
che chiede alla pazienza del giorno,
la comprensione della dimenticanza.
Trovo la verità di un bacio
nel silenzio assoluto della Tua bocca
.
Pensando al tempo che passa
e che non passa mai