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Firenze 1971
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I tuoi anni, i miei sbagli,
mentre tu voli la vita,
qui prende forma il gracchiare nero
nel silenzio.
Niente è come ricordi.
La tua assenza ha aperto la porta ai corvi
e gracchiano fuori e dentro le mura
dal giorno in cui andasti.
Non c’è notte che la luna
non si trattenga sugli angoli degli occhi
preparandoci al risveglio.
Spaventano ancora tua moglie
l’hanno violentata a turno sempre più forte:
ora è l’ombra di un’assenza
e chiama, cercando anche te
"mamma".
Niente è come avevi previsto,
Anche il giudice è ormai corrotto.
Per fortuna esiste l’acqua corrente
che espia, lavandosi le mani, le colpe.
Poi arriva sera
qui fra il legno e la pietra,
in questa nostra vita che è oggi,
anche la tua storia.
Tutto è
come tu non avresti voluto mai.
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Trovato nella nostra storia
e in quello che non avremmo voluto mai.