toile

aller

 

Quando ti prende quella voglia dentro
di muovere la vita e andare.

Non ti è mai capitato?

In un attimo preparare poche essenziali cose
immaginare il primo volo
senza conoscerne la destinazione
e andare…

Sì,  andare.
bigliettosolaandata

Con la leggerezza del non dovuto
del non rendicontato.
Non avere tempo nemmeno per i saluti
no, nessun addio.

Quante volte ho scritto tre righe
per giustificare l’assenza.
Quante volte ho strappato alla coscienza
quelle righe come fossero sbarre.

No, nessuna evasione ancora.
No, nessun ceck-in formalizzato.
Non ancora.

Sto fra me e le mie mutande
fra la coscienza e la leggerezza
e la vita sta lì
dove la si pone e dove si sceglie
di viverla o non viverla.

Che vita hai scelto?
Quella che non mi è stato dato vivere.
Sai quei progetti che fai a vent’anni
e che cambiano improvvisamente
come si cambia un quadro alla parete?

di quel quadro
io  sono solo la tela grezza
sotto alla confusione dei colori.

liberamente tratto dai miei pensieri

courage d'être

etant liberté

 

Certe donne hanno violato la loro femminilità
credendo alla favola del femminismo.

Perchè non è urlando come i maschi
che si diventa Donne..

E ci hanno sciupato anche gli uomini
e pure i maschi, facendo così.

E continuano a sciupare i figli
in nome di un diritto d’uguaglianza
(quale uguaglianza?)
magari in nome di un Dio
di un’ideologia, di uno status,
o di un prototipo da vantare agli occhi degli "altri"…
ricattando la vita della loro pochezza

Il giudizio è la vera rovina
di questi parassiti che si fanno chiamare donne.

Certe donne non credo Amino la propria figa…
…perchè se l’amassero
la rispetterebbero
e si farebbero rispettare
senza aver bisogno di gridare
al mondo intero d’essere Donne.

Queste donne hanno anche perso
il Gusto di Cucinare.
Perchè Cucinare è un’Arte dell’Amare.

Amare è una Fortuna
che va rispettata
profondamente

Ci vuole tanto coraggio e tanta umiltà
nel rispettare se stesse.

Ci vuole tanto coraggio.
E il coraggio è sempre silenzioso

***

Poi ci sono Donne che vanno protette
a cui bisogna insegnare
il difficile linguaggio dell’Amore

– Amarsi –

(solo se ti ami, puoi amare ed essere amata)

liberamente tratto dal mio maschilismo

choisi

poupée de salon

 

Un tempo, quello che db ricorda nell’infanzia,
era d’uso in molte case di tenere bambole sui letti.

db mai amò le bambole, tantomeno quelle
esposte su letti e salotti, quelli ancora incelofanati.

Era una disgustosa abitudine quella di tenere
divani e poltrone coperte da un telo di plastica
cosa che mai accadde nel salottino ne’ nella sala dove crebbe db.

db crebbe in una buona famiglia
di quelle da preghiera prima di ogni pasto
e di poche ma buone maniere
di quelle che per entourage di conducono
a dover far parte  una volta diciottenne
in quei circoli viziosi da Rotaract.

db già allora rifiutò certi salotti
perchè certi luoghi costringono a diventare bambole
di quelle che non pensano
se non con il condizionamento d’altri.

C’era un sogno ricorrente che lei faceva nell’infanzia.

"all’uscita dalla messa domenicale tutti salivano su un trenino
tipo quelli da carnevale paesano. Lei invece saliva
immancabilmente su un cavallo e si dirigeva in direzione opposta"

Per anni non riuscì a capire questo sogno.
Solo quando fu adulta, guardando la sua vita
capì il senso profondo di quanto l’aveva accompagnata
nei sogni notturni dell’infanzia.

db è fiera oggi di non avere mai frequentato salotti
dove si beve il caffè col dito mignolo alzato.
(conoscendola, lei avrebbe alzato il dito medio)
ne’ di essere mai salita su quel trenino
che ha portato tutti quelli che ci salivano
dall’analista.

liberamente tratto dai miei ricordi

sentier

essentiel

 

Quando parlo di te, ci sono più entrate qui.
Così tante tu non ne hai mai viste
tantomeno immaginate.

Tu sei un discreto viottolo di campagna
dalla solitudine innocente
e uno sguardo di donna.

Un viottolo che sogna l’america
dai doppi sensi di marcia
e autostrada dalle luci infinite

uscita dal sogno
diventi un percorso rampicato
sulla roccia

Tu sei me
dove non mi espongo mai
e dove io mi cerco.

sei tremenda
quando t’innamori
e sei di un dolcezza perversa
che mi inebria
quando ridi e sei felice

sembra proprio di stare in Paradiso

liberamente dedicato alla mia figa

tendresse

oui, je t'Aime

 

"…Nè voltare la testa nè guardare lontano abbiamo saputo
quel giorno tu ed io. Non ne avevamo bisogno.
Baciarci, si. Ma con labbra così distanti dalla loro causa,
che inauguravano tutto, bacio, amore, nel baciarsi,
senza dover chiedere perdono a nessuno, a nulla…"


Pedro Salinas

liberamente tratto da un libro di Pedro Salinas

essentiel

essentiel

 

l’essentiel est ici dessous
vous voyez?

L’essenziale è qualcosa di non vissuto
ancora
è l’idea che rimane dentro
di qualcosa che sta fuori, oltre.

Attraverso l’idea s’immaginano cose
– quelle che si vorrebbero vedere –

(non guardarmi il culo)

E se dicono che sono erotica
forse non sbagliano.
Perchè è quello che s’immagina
il vero veduto
il vero erotismo.

L’immaginato è sempre
un bel vedere.

Qualchevoltamicapitadipensare
eanchediridere

quando osservano indecenze
meno indecenti di solitudini reali
o di litigi a cui obblighiamo
il nostro futuro.

Strano, non ci vergognamo mai di
mostrare ai nostri figli
liti, insopportazioni, negligenze,
mancanze di rispetto,
sopportazioni,
non amore.
Programmi televisivi senza contenuto.

Ci vergognamo di far vedere loro
un culo o un bel petto.
Ci vergognamo di far sapere  che anche
i nostri corpi si amano
dallo stesso gesto da cui
sono nati

e non ci vergognamo mai
delle brutte parole che ci diciamo

perchè Amare
è molto di più.

Ora puoi palparmi anche il culo se vuoi

liberamente tratto dai miei pensieri pedagogici

son point G

été

 

di te ci conoscemmo e fu subito Storia

quando mi parla di te
gli parlano gli occhi di dolcezza paterna
e di un tempo che passa

(sei una donna ormai)

buon compleanno

liberamente tratto dal mio amore per i Tuoi figli

 

distrait

distrait

 

Poi i pensieri prendono forma
morbida

s’intrecciano

ed io  sono lì. sull’orlo
fra la me dentro e quella fuori.

Oggi preferisco guardarmi

 

liberamente dis-trattA-o dai pensieri