L'inquiétude de la Lune

indépendance - femmes
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Fotografia di Lesley Whippey

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La notte
placa lo sguardo
e restituisce la vita al giorno;

Tu sei l’onda che infrange
i silenzi del vento
e che non conosce, come me,
burrasca.

Lo spicchio di luna
è sempre il grembo dove
tu dormi.

E’ pallida nel suo silenzio,
oltrepasso senza mai raggiungerti
i suoi riflessi.

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trovato in una notte insonne

Figures du désir

indépendance - feminin
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Fotografia di Yves Lecoq

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Anticipa i passi
i tuoi, i miei
come il fantasma del futuro
in cui tutto vive
a cui tutto chiama
la forma dell’Amore.

"Scendo dalle tue labbra – dicesti –
perchè faccio tardi."

E andasti nella forma dell’acqua
così simile a quella del vento
e in tutti gli sguardi che incontro.

Con una mano disegno
la forma dei tuoi occhi
per guardare il tempo in cui andasti.

Una fontana
con la bocca di leone
a forma di te,
fa le fusa ogni volta che l’accarezzo.

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trovato nei disegni che fa il desiderio
piovendo

 

l’ombre d’un Amour éternel

indépendance - ombre

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Silenziosa piove la notte
a cui concedo il silenzio della carne
e quello più oscuro della mente
cui nessun pensiero più offende.

Non aspetto alcun ritorno,
dove potrai arrivare
per prendere ciò che seppur mio
non appartiene ai miei giorni.

Se solo incontrassi la tua ombra
sulle pareti dei miei deliri,
potrei chiederle
piangendo eterno innamoramento

di non seguirti. 

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Trovato in camera mentre la tua ombra entrava

sans mots III

indépendance - femme

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Fuori c’è un altro mondo:

Tu arrivi a Siòn
con neanche un discorso
da esibire al Tempio,
ne’ una pietra per costruirlo.

Sono al di là dei discorsi,
al di là delle cose;
in opposta direzione
al tuo girovagare. 

Poi dicono
che farsi amare da un poeta
dev’essere bello:

come trafugare nella carne
una fossa che non contiene
più nente.

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trovato nell’afa

avec mon sang

indépendanc - melancolie
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Fotografia di Christine Lebrasseur

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Come un usignolo muto
canto la mia sconfitta.

Canto come un usignolo
a cui è stata aperta la gabbia
e il cancelletto, aprendosi
ha mutilato l’ala.

Canto come certi cani
nati troppo liberi
che non sanno stare in un collare.

Non per il laccio di pelle
stretto intorno alla finestra illuminata
e al portone chiuso.

Non cerco risposte,
ne’ voce.

E nemmeno vorrei sapere
chi indossa da qualche parte in se’
la mia medaglietta

in cui col mio sangue
hai scritto il tuo nome.

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trovato sui labiali
del cuore