Archivio mensile:Ottobre 2007

grain de sable

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indépendance - le vent

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Ti conosco
come l’alba conosce il giorno,
poi come per difesa
mi nascondo nella risacca del sonno.
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Hanno violentato di nuovo una stella
mentre il cielo piange
l’essere padre di troppe figlie femmine.
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Di tutti i gironi del destino
siamo condannati all’inferno.
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Ci incanta ancora
il rosso fuoco di un tramonto,
e lì sempre t’incontro.
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Hai meno conchiglie di me nella tua mano
ma ti ferisci con solo un granello di sabbia,
tanto è fragile il tuo risveglio


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trovato credo nella tasca scucita
del cuore

maudite

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indépendance - feuille

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E’ uno sguardo d’autunno
la ricerca del riposo d’inverno.
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Come foglie morte
ci riunirà la distanza del vento.
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In un giorno muto potrò chiederti
di abbracciarmi nuovamente.

Sono stata 
la tua più lunga estate
e il fuoco che si nutriva del tuo seme,
dissetando di te
 la femmina e la sua maledizione.

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fumandomi addosso la vita

immortelle

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indèpendance - femme et lune

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Sono ancora
un prato di stelle che ridono
guardando verso oltre, nell’alto,
centrando con un discorso il buco del silenzio.
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Era estate quel giorno.
E’ rimasta estate un lungo tempo
prima che si sciogliessero le stelle
in un interminabile inferno.
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Lanciavamo frecce verso il niente
e qualcosa, qualcuno,
rimaneva ferito sempre.
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Ho messo due piume all’anima,
chè se un giorno la colpirai,
tu possa, senza trovarla nel prato,
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pensare di aver sparato
ad un fagiano.

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trovato vicino ad una cartuccia ancora calda

fleur de pommes

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indépendance - regard

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Mi è colata un po’ di vita dal Tuo sguardo,
ch’è come sciogliersi i capelli in sogno.
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E’ come attraversare la vita in un bacio col rosso,
è come ubriacarsi di pioggia
per non raccontarsi d’avere pianto.
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Sanguina la femmina
come il possente odore del viaggio,
come un paesaggio che si trasforma
laddove in Te,  senza destinazione,
 la sposti.
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Se la tua mano non mi accompagna il respiro,
con cosa coglierò io i nostri frutti
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dopo la fioritura del melo?

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trovato nelle mani e se guardi bene,
anche ne cuore

avec tes yeux

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indépendance - dans le noir

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Rubo ricordi al domani
sfilandoli dai Tuoi occhi,
per capire se è lì che Tu mi vedi.
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Anche il silenzio è di nebbia
e la stanza è colma di pazienza.
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Solo l’orologio disegna un tempo
come se esistesse davvero la distanza.
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Ho amato ogni attimo di disperazione,
perchè anche lì io T’incontravo.

Adesso
siamo entrambi carnefici di uno stesso destino,
come due disperazioni
in cerca di un tempo nuovo

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Dal cuore

phalène rouge

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indèpendance - papillon

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Sul ciglio del sambuco ho lasciato
come per disgrazia,
il sapore del mio involucro di donna.
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Quasi un bozzolo in cui
l’anima si muove disinibita e prende forma.
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Vieni e calpestami facendo attenzione, il cuore
poi come un bracciante forte,
spiega alla mia terra la pazienza dell’Amore.
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Naceranno germogli
se mi proteggerai dal gelo dell’inverno.
Se la Tua mano avrà cura
delle mie ali lasciate appese in un fuoco di paglia.
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Mi sarei innamorata di giorni di carta,
del fuoco e di ogni mia disgrazia.
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Mi sarei guardata volare
e finalmente nascere nelle Tue braccia aperte
nella bellezza che rinchiude in sè l’incontro.
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Cucimi indosso,
come per ricoprirmi dall’inverno,
quei discorsi che sottrai alla tenerezza della sera.
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Tu allora troverai
già solo nello sguardo che Ti Ama
il germogliare di una preghiera
.

per Te