essai

indépendane - le vent et la fille
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Fotografia di Danielle

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Ancora siamo a vivere di niente
e ancora la vita si fa ferita
come papaveri in un campo nell’alba,
dietro la notte.

Li vedo ballare
nella mia infermità sentimentale
come se vivere o esistere
fossero i peggiori fra i mali.

Catturami nel silenzio
l’eco della distanza
e percorrimi più per follia
che non per appartenenza.

Un destino a forma di sassi
si lancia nella calma dello stagno
per incitare al volo
quello che da millenni non si sposta.

Vorrei essere
– o magari solo cercare –
il tentativo di distrazione,
o quell’aquilone che lascia la tua mano

e si lascia Amare
almeno dalle nuvole.

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trovato nel vento che sposta quasi tutto in casa


Terre de personne

indépendance - la tendresse
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Fotografia di Anne Ngwaiata

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Di quei disastri sentimentali
mi sarei fatta frontiera
per scongiurare alla mia storia,
l’incapacità
ad essere anche storia d’altri.

Eternamente figlia dei miei errori,
raccolgo memoria in memoria più grande
per essere madre una sola volta,
eternamente.

Nel nero del cielo
ha senso spostare le nuvole
perchè la verità di una carezza
ti sia sempre cespuglio materno e culla.

Dei miei disastri sentimentali
a nessuno sia data la mia colpa,

In quella terra di nessuno
imparandomi madre,

forse un giorno,
mi sarò figlia.

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trovato nelle mani

aller plus loin

indépendance - vie
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Fotografia di Rosiehardy

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Raccontarti oggi
la mia vita di domani
è come conoscere il segreto
in cui s’increspano nel mare,
le onde.

Mi vivo dentro
perchè m’è troppo feroce
quello c’è fuori.

Ho cambiato persino i connotati
perchè ferocia non mi riconosca.

Ora che mi cerco,
vorrei chiedere a te,
dove venire a cercarmi.

Capirai
senza inibire domande
com’è l’andare improvviso

in un imprevisto
e non scelto viaggio.

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trovato vivendo

 

avant-scène II

indépendance - avant-scène
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Fotografia di Krissy Anne

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Come comparse mal retribuite
si affacciano i pensieri
a far sì che almeno memoria
non dimentici.

E vedrai come me,
il camminare furtivo delle ombre
avanzare
da dietro le quinte del silenzio.

L’eternità è come l’amore,
un labirinto senza uscite di sicurezza.

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trovato nel desiderio di accendere il camino

sang III

indépendance - jeunesse
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Fotografia di Emma C.

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Soffro i miei anni
come un incessante mal di denti
e anche lì
come qualcosa che ha vita autonoma,
il cuore batte.

Una preghiera a forma di donna,
si fa velo e silenzio
poi in altro giorno,
si fa coraggio e rinasce.

La vita è un morso a sangue
che abbaia nella carne.

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trovato nelle mani
e nella carie che non guarisce

contre vent

indépendance - jeux
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Fotografia di  ^^Marta^^

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Questi giorni 
bruciano nella brevità di un sospiro.

Nebbia raccoglie gli sguardi
dalla voce riflessa della memoria.

Le mie ombre ed io siamo una tribù
senza terra.

Guardano
e si chiedono con me
quanto fondo debba avere
il destino.

Anche la libertà
è stanca di correre col vento in faccia.

*

Adesso sono qui nel mio studio:

prospettiva 1
prospettiva 2
prospettiva 3

mio myspace

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dalla stanchezza

 

au centre

indépendance - regard d'automne
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Fotografia di artisalma


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Spostarsi di vita
e guardarsi vivere al di là delle cose
come un’ombra curiosa
in quel breve raggio di luce
che taglia le nuvole.

Tentare il volo dell’anatra selvatica
e risvegliarsi come una mosca

sempre al centro
di un bicchiere capovolto.

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Trovato nelle mani
e nell’aria fresca di stamattina

je veux te voir

indépendance - dans la nuit
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Fotografia di D. Annie

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Ripeti sempre
che le cose migliori si fanno andando,
nello splendore dei colori d’autunno.

Siamo
nel pieno dell’età dell’Amore,
quello eterno fra i rosi e le spine
 che ci ha colti di sopresa
mentendoci riguardo alle possibilità.

Con te,
sono invecchiata precocemente
e intreccio tre volte le dita
alle ciocche di capelli.

Un dito affonda ogni giorno nel peccato
per ricordarmi il sapore
di qualcosa di già conosciuto.

Non t’importa certo se piango
tu vedi solo
– in questo girovagare stanco –

occhi che brillano.

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trovato

feuilles IV

indépendance - vis
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Fotografia di Sarah Azavezza

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Ed eccolo di nuovo
il lungo inverno.

Starci dentro
è richiamare a coprirsi,
con le foglie.

Il viale di tigli
e quegli sguardi
che s’incontrano e svaniscono,
rintoccano nel campanile del silenzio.

Rimane il rumore
delle foglie per terra

prima che ci inganni di nuovo,
con la sua tenerezza,
l’inverno.


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aria fresca.
forse sei neve

âme-blanche

 

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Fotografia di un’ombra
che non si è lasciata fotografare
(io però ci vedo uno sguardo)

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Entrare nelle mie pagine
e trovare tutto in disordine
è stato come tornare a me, nei lunghi anni
che hanno cambiato il corso
della mia storia.

Sapessi che disordine c’era nel nulla.
Guardarmi aggrappata alla cenere
per ricordare l’odore della legna che brucia
o di ogni forma dolorosa che ricordasse la vita.

Regnare nel silenzio
quello bianco che non ha riferimenti
e salvarsi con solo il bisogno di lasciare traccia,
per fermare un punto
e capire da dove ripartire
o dove non voler tornare.

C’è una bellezza nell’autunno
in cui tutto vola fra il cielo e la terra
e disegna strane smorfie di tenerezza
in uno sguardo spoglio,

senza più alcuna corazza.

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carta bianca