un jour de pluie

indépendance - encore la vie...
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Fotografia di A. Vie

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Che il sole ti asciughi
le polveri del lago che hai negli occhi
al risveglio.

Ho ancora appesa la voglia di vivere
al chiodo dei nostri giorni.

Solo la ruggine ricorda
quant’è piovuto
o quanto, in silenzio
tu ed io abbiamo pianto.

Vorre leccarti la profondità
del silenzio
e lì incontrarti giocoso
come fu il nostro breve tempo.

Anche le rondini
dormono sulle attese
e partoriscono nuovi soli in inverno
per questa solitudine
che c’accompagna.

Hanno la casa disabitata
tutti i viandanti che incontro
e soggiornano brevi attimi
nell’incrocio degli sguardi,
più oltre la carne,

nel deserto fiorito
generato
da un lungo giorno di pioggia.

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Trovato in casa
mentre cercavo gli infradito arancioni

boulevard bois

indépendance - fille du bois
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Forografia di Manuela

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Due maglie perse
aprono scenari d’altro.
In questo l’utilità delle tarme
fra gli stracci antichi
laddove li lasciasti.

Oggi,
spoglia di tutto si copre
con quelle due maglie perse,
la memoria.

Ancora la vedo guardarti,
in quest’andare di foglie.

Il tempo della gioia
veste misure piccole
per poterci crescere dentro
e crebbi a dismisura
intorno alla tua Assenza.

Due maglie perse
schiudono gli occhi su altro:
fu così sul viale del silenzio
quel mio primo incontro.

Tu non mi eri distante.
Stavi tutto in un sogno
e piangevi come piangono gli uomini:

lontano e impercettibile
come un salice piangente
a cavallo del vento.

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trovato nelle mani
mentre inseguivo un odore

l'erreur

indépendance - la doleur
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Fotografia di E. Gomes

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Ti trovo sempre
seduto sul lato nascosto
della mia isola.

Qualcosa di vivo
ancora sembra abiti l’aria
e muova le tende dei salici.

La terra raccoglie per me
il rumore dei tuoi passi
quando cammini sui miei pensieri
e stridi come un lamento.

Come un pezzo di carta
mi scarabocchio intorno
sottraendo alla vita altri giorni.

Anche oggi ho perso vent’anni,
nello sguardo d’un momento.

Tu eri affacciato sorridente
sul davanzale
del mio ennesimo sbaglio.

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Trovato oggi in tribunale.
ora ho solo bisogno di dormirmi addosso

avion

indépendance - aller
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Fotografia di C. Humano

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Persa come si perdono i capelli,
mi aggiro nella vita degli altri
chiedendo a tutti
se ancora ci ricordano
ridenti come rododendri
nei vicoli della tenerezza.

Eri tu
ed io con te,
quella me ch’è andata
e non sorpende neanche più le ombre.

L’altra me
– questa me che non conosci –  
concentrata e appagata dal niente,
sorvola il passare degli anni.

Di tanto in tanto
un aereoplano cancella
col suo passare

quanto insieme abbiamo toccato
senza fare niente.

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trovato nel solito posto.

fleur de neige

indépendance - sous la neige
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Fotografia di S. Cooper

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Ti allontano ogni attimo
dalle fughe di tempo,
come se cercarti fosse
la costante di un giorno eterno.

Saperti ovunque,
nei luoghi che conosci
e che non dimentico.

Diventi respiro,
sospetto di vita vissuta,
tenerezza come acqua fra le mani
sul dorso del deserto. 

Fiorisce in me,
– al solo pensarti –
un girasole dalla neve.

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trovato girellandomi dentro.
Sei sempre seduto su un panchina vuota.

une pensée rouge

indépendance - papillon
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Fotografia di Moss

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Pensieri viandanti
trovano in me, casa.

Filtra una luce strana
dalle finestre del tempo,
qualcuna a poche candele
è di una luce calda
come se bruciasse l’aria.

Bruciano
i giorni d’acqua
e questi ruscelli d’inferno,
come se il mare
fosse per i nostri occhi,
solo un miraggio.

Il giorno spenge il sogno.

L’ultimo pensiero rotola
come distratto dalla vita,
sulla schiena scoperta
di questo tempo

illuminato solo
dallo sguardo cieco 

del ricordo.

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trovato in tre noci

la pluie d'hiver

indépendance - en vol
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Fotografia di Szeike

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Le mie mani
perse dentro a un discorso
frugano attimi
alla ricerca del tuo sguardo.

E sei parole senza volto
che abitano mute
altri silenzi.

La mia verità
è un addio che non ho mai detto
e una pozza di tempo
in cui anche riflessa,
sto invecchiando.

Mani a cucchiaio
rivolte verso le stelle,
raccolgono oggi,
mentre ti penso

questa pioggia fine
d’inverno.

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trovato da anni nelle stesse mani

fleur sauvage

indépendance - silencieux
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Fotografia di Szeike

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Ti dicevo:
"ora mi tuffo in mare che voglio cogliere un fiore"

Capire il mondo dei poeti
è scendere negli abissi
e lì iniziare a correre come fosse la più estesa delle praterie.

Il poeta sempre vero
non ti svelerà mai il suo più alto segreto,
anche se tu lo condannerai
all’infamia della bugia,

E’ già morto troppe volte
perchè tu l’uccida.

Sembra che si perda nel mare mentre si lancia
e dove tu increspi le onde,
farà riemergere dal più nero degli abissi,

il libero fiorire di un prato selvatico.

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Già scritta, riscritta  un po’ di tempo fa. 

Le vent d'automne

indépendance - vivre
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Fotografia di Katia Chausheva

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Immagino spesso il tuo respiro
increspare le onde
o, come tempo vuole,
muovere le foglie.

Qui hai lasciato
un bicchiere vuoto e tanto disordine.

Hai lasciato le chiavi di casa
sul disegno di una porta
dicendo ch’è socchiusa
e dove neanche per fantasia s’entra.

Con l’autunno torna solo il vento
a disordinare ogni stanza
e a muovere come presenze,
anche le ombre.

Stanno giocando sulle pareti
e riempiono di incomprensibili urla d’Amore
ogni centimetro d’esistenza.

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Trovato nel vento d’autunno

Notre été

indépendance - la mer
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Fotografia di aquaviva1

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A te si arriva solo da un mare
in cui fioriscono le onde
e dov’anche i coralli hanno l’odore
del ritorno.

A te arrivo senza fiato
per rubare un sussurro alla tregua
e diventare pazienza,

– pazienza infinita –

I nostri anni sono disfatti
come un letto in cui per amarci
ci siamo costretti alla vivacità della lotta.

Ed è così il vivere aggrappati ad un’alga
che non s’è ancora capito
perchè fiorisce in silenzio

anche in inverno.

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Trovato in un pensiero che buca le montagne
e fa arrivare l’odore del mare