fille

seule

..

La duplice pesca dei tuoi seni
Nella coppa della giornata
Ecco sollevarsi il tuo ventre
Tra i rami del fico
Ecco la stanza che pulsa
Come una tempia delicata
E un versante del cielo che inonda
La più bella al mondo adagiata
Sotto la dolce tua mano stesa
Simile a felci ricurve
Penetrerò il mistero
Di una carne all’anima conquistata
Come un’acqua freschissima che si trae
Lentamente dal fondo del pozzo
Ti ricopri d’un velo di vapore
Che dissimula il tuo sorriso
Le mie dita conoscono il sistema
Per svegliarti e farti fiorire
Per perderti prima di dormire
Come una bimba nella foresta.
.
René Guy Cadou
L’amore
liberamente tratto dalle Poesie che Amo

c'etait

petite

.

Sotto le unghie, fra la pelle e la cartilagine,
ricordi scavati nella pelle.

La vita mi rivuole bionda
io che m’ero abituata al mio ruvido castano imbiancato
non nevica più nemmeno sulle montagne
e le rocce soffrono il caldo

La corona di pensieri
oggi era incastonata di Te

conficca un’altra lama
e lasciami dimenare le pinne
mentre tirerai il mio desiderio
teso, inarcato
in un respiro spezzato

E’ stato dolce anche Amarci
in un gesto animale
le prime di carne,
scivolate
parole.

Sotto le mie unghie,
un pò della Tua pelle
e un capello imbiancato di nostalgia.
Scrivi ora, sulla pelle della mia vita

la mia pagina migliore

liberamente, liberamente… sì liberamente
si libera la mente

loin

dos

.

Il vero amore non lascia tracce

Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai

Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve

Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli

E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano
.

Leonard Cohen

liberamente tratto dalle Poesie che Amo

fleur

incertitude

.

E’ così sopravvivendomi
che ho fatto di tutte le mie incertezze
un’unica grande certezza.

Ho sgretolato di me gli intonaci
e serrato bene le finestre.
Rifiutato la vita per annaspare vita.

Come certi cani in India
che frugano sulla sponda del Gange
in cerca fra le ossa dei morti, la sopravvivenza.

Ho frugato dappertutto
anche in me
un osso per sopravvivermi.

E’ come brancolare al buio
con l’unica luce,
un piccolo spiraglio socchiuso sugli occhi chiari
in bilico sempre fra le carezze
e una parola inviata senza destinazione
al primo cielo senza terrazza.

Qualche fiore colora paesaggi
sui davanzali della vita.

Il mio fiore  è un bellissimo
piascialletto sfiorito giallo

liberamente tratto dal mio giardino

la pudeur

pudeur

.

"Sans papier"

è  il nome del  libro
che uscirà  in doppia lingua i primi di settembre
in quella terra battezzata dal mare
dove spesso mi rifugio
in odor di Francia.

Sans papier
Titolo francese per parole che si rincorreranno
nella lingua che m’ha dato la voce
e in questa che amo.
La lingua tedesca e la lingua italiana.

Sans Papier
verrà battezzato dal vino in una grotta
coi sapori che m’hanno vista crescere
e quelli che m’hanno il Liguria, accolto.

***

Qui
la prima parte del reading del 15 luglio u.s.
non sono riuscita ad ascoltare la mia voce
non ci riesco ancora

E’ curioso come sia difficile abituarsi a se stessi.

Apprezzabili comunque
la chitarra di Simone Mazzone  e il pianoforte di Quoyle.

liberamente tratto dalle cose che accadono
senza capire ancora perchè

fidèle

croire

.

avec des fleurs dans les cheveux

.
Un fiore nei capelli
e uno in terra lì
ai piedi dell’ultimo incontro.

dove l’hai trovato
nell’abisso dei ricordi
restituito alla terra
dall’egoismo di una donna.

Le mani di parole
non donano l’immortalità.
Un volo leggero nel lanciarle al cielo
come devota preghiera.


L’egoismo uccide anche la vita.

Fedeli
sempre si muore

Fidèl

dedicato a Fidèl, Fedele compagno e amico
di Alberto

tout

mon grand coeur

.

Il mio piccolo cuore
ti sta su un palmo di una mano
e ogni giorno che cresci,
cresce con te.

E’ un silenzio interrotto
sempre da una tua telefonata
senza fili, il cordone ombelicale.

Della tua presenza
nutro i miei inutili giorni
e strappo al calendario
nuove attese.

Mi racconti dal tuo mondo
lo stupore di chi ti incontra.

Sembri grande, nelle cose che dici e che fai.
Sembri il figlio che tutti vorrebbero avere.
Assomigli a te stesso nella tua bellezza
e profumi di quella bellezza inusuale di chi ha
sempre un’alba dentro.

Il tempo, io te lo dicevo, è il maestro.
Il tempo è l’unica misura di ciò che siamo
in continuo divenire.
Avevi fretta di conoscerlo il tempo quand’eri bambino
e mi chiedevi  se portava la barba lunga,
bianca, come Merlino o se aveva le sorprese
come babbonatale.

Il tempo è un signore pensieroso
che gioca a inseguire i nostri dubbi.

Ogni giorno mi chiami dalla tua curiosità
e dalle tue premure con una voce che sa di pazienza
e quella tenerezza quasi matura
in cui in te, io mi commuovo.

Mamma, lo sanno in paese di te?
No. Lo sai come sono. Provoco. Mi diverto così.
Ma non hai detto niente niente?
No.
Mamma, perchè fai quella che va sempre contro?
Non vado contro io, sono gli altri in carreggiata opposta.

Ascolti le acque
quelle che hanno spezzato i miei ponti
e annaffiato le mie solitudini.
Le odi, quelle acque d’un fiume maledetto
così maledetto che la tua voce cambia
nel pensiero costretto.

Dal telefono rimango in silenzio
ad ingoiare tutti i sassi sul fondo
Tu che sei l’unico che li conosce tutti,
quei miei sassi maledetti.

Tu, unico depositario del mio male
mi aiuti a credere ancora
a babbonatale?

Liberamente tratto dal mio Amore per Te, Giacomo

lumière II

lumiére

.

S’illuminano i silenzi di nuovi silenzi
e la mano scende dove il desiderio sale.

In me, un palazzo di tenerezza
ti crolla addosso con un’esplosione dinamitarda
fino a cercare fra le nostre  rovine
l’inizio, il senso
della prima parola detta,
di un primo gesto verso l’altro.

I vapori del vino
l’ascesa verso il non ritorno
quel mio messaggio notturno
in una sera d’estate

"Aiutami a impugnare il pugnale
io devo uccidere l’Amore.
Dicono che sono una donna poeta,
riassumo solo stati d’animo che ho dentro"

I Poeti, strane creature
credono alla pelle delle parole.
I Poeti si svegliano presto
mentre i giocolieri di parole, ancora dormono.

Senza pelle arrivano le parole
il pugnale, una penna con cui ritrarsi i contorni dell’anima,
le parole, uno scudo per difendersi.

Le sere d’estate si cullano sulle luci riflesse sull’acqua
e con le onde, qualcosa oltre al pensato, arriva.

.

"Tu sei il mio Angelo.
dolce e crudele Angelo da cui
per ora io devo solo diferndermi.
Non ho più anticorpi"

.

Le mattine d’estate, scivolate fra le parole
e le carezze disegnate e scolpite
in fondo alla genesi del dolore,
rimangono come una curiosa alga
sui fondali degli occhi.

I silenzi,
la mia condanna d’esistenza.

Liberamente tratto dalle cose che accadono,
album personale

nous

Donata Wenders

.

"Noi siamo quello che ci è stato fatto"

.

E’ così che la notte rincorro la luna
abbracciata alla tua tristezza,
ti rimango dentro mentre ti dormo addosso.

Ha un buon odore la tua vita
così randagia come la mia
in questo lungo viale
sempre le portiamo a pisciare

Rincorrere la luna è come un lungo bacio
di ginestre e girasoli,
le strade dei nostri occhi di nebbia.

Un bacio lungo
che arriva fino a te.

"Ho pianto tanto, giura che sei vera
che esisti e che ci sei"

Un bacio lungo
nel silenzio, più sacro delle tue labbra.

E’ così che la luna è diventata
la nostra casa.

Il tuo cuore
il mio giardino fiorito.

liberamente tratto dalla pelle