oiseau d'avril

indépendance- oiseau
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Fotografia di Julia

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Ti accendi in me
come la luce d’aprile
dietro la poggia.

Passano così 
stagioni che non hanno tempo,
vizi e ozi
si riflettono in quello che fai
o nelle pozze sull’asfalto.

Visioni d’altro
annunciano il soleggiare
di tenerezza fra gli alberi,
l’inverno richiama la fame
o il dissetarsi dei daini.

Abbracciarti così
dove nasce l’abbraccio,
nel silenzio d’altri odori
e dove la ricerca del polline
è solo
la conferma della capacità di farlo.

Un pensiero non più distante
batte come pioggia d’aprile
sulla mia finestra aperta.

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trovato dove non dovrei cercare
e dalla mia maledetta passione per il peccato

au plus tard

indépendance - feuilles
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Fotografia di Grenka

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Al più tardi,
– tu sai dove ancora siamo –
ci troveremo seduti
come le foglie,

con quella tenerezza
schiusa alla vita,
pronta al nuovo incontro.

E sarà il miracolo di germogli
sugli alberi stanchi,
le ghiande nutrono porci e terra
noi abbandonati all’altro
dove per un attimo solo,
per una carezza di vento,
tu torni. 

Notte d’autunno si fa brevità
e cadranno altre foglie
al di là di te

in quella me senza dimora
dove solo un cane abbaia

al muoversi
del tuo odore nel vento.

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trovato dove io cerco altro

comme le vent

indépendance - attente
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Fotografia di Seva

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Potrò mai raccontarti
del silenzio che è tuono
e che bagna il cielo
già in un sguardo?

Saperti dove il tempo
è già un eterno
che come un’onda che ti avvicina
e ti allontana
da dove muore la conchiglia.

Avvicinami al sogno
senza svegliarmi.

Osservarti nella spuma del mare,
in quei sentieri di silenzi
a filo d’orzzonte

e già trovarmi a cercarti
dentro e fuori la pelle,
percipire la tua corsa
dalla forza del crine nell’aria.

Respirarmi quasi dormendo,
con il tuo sguardo
forte e lieve

come un vento di maestrale
nel presente di futuri ricordi
e nei capelli.

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dovrei riordinare alcune cose.
Tu però rimani dove sei: in me, ovunque.

un fort désir

indépendance - enfance
.
Fotografia di K. Wicked

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Sei nelle cose che succedono,
nei riflessi del vino
e in quella malinconia
ormai adulta già prima del tramonto.

Vorrei svegliarmi
con me dentro,
annodata alla gioia come
un nodo fra le illusioni di un rosario.

Credo nell’incoscienza
della Speranza,
nella beatitudine di chi, come me
è stato maledetto
già prima d’incontrarti.

Evaporano così certi giorni,
– quelli in cui anch’io mi manco –
bevendo sete 

e non dissetando
il bisogno.

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trovato in un giorno maldettamente inquieto
frugando nel cuore mi trovo come un cane che si morde la coda.

à la page

indépendance - la vie
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Fotografia di M. Elizabeth

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Vorrei ancora
trovarti nella pagina accanto,
quella che guarda assorta
il piovere sui tetti,

che conosce
il mio ignoto e l’erba
già dalle zolle di terra
sotto l’asfalto.

Vorrei correre a piedi scalzi
su quegli stessi inciampi
dove braccia, tenerezza,
erano la visione di uno stesso bacio
da prospettive diverse.

Corrermi incontro solo per ritrovarti,
come pioggia sulle camelie
o raggi di luce
su quell’ultimo temporale
sul viale dei ricordi. 

Solo il vento si fa certezza
dove tu, solo tu
eri e sei la pagina che vola sull’erba,
la stessa che ho da tempo letta
e che non è ancora

stata scritta. 

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trovato in casa
dentro la solita tazzina arancione.
Tu nuotavi su un granello di zucchero.
Ho provato a ucciderti ma ho dolcificato solo il caffè.

l'autre moi

indépendance - regarder
.
Fotografia di Teresa

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La vedo muoversi
al di là di me,
intrattenersi coi ricordi,
quasi provare tenerezza
quando mi allontano da un fatto,
lei gioca e rompe gli specchi.

Poco c’importa:
abbiamo già oltrepassato
abbondanti anni di disgrazie
per ritrovarci clandestine
nel presente.

Mentre il cuore si ubriaca,
l’altra me recide viti
e lascia cadere acini.

Tu sei piedi sul mosto:
Ti presenti sempre sobrio al cuore
e ubriaco al ricordo.

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Trovato nel solito posto.
…o la penna si è fermata
o sono stanca.

la force et ses couleurs

indépendance - brume
.
Fotografia di Vagabond

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Ora che siamo
la verità della nebbia,
mordi ai piedi e nella sua radice,
la mia ombra.

Ti chiederai dov’è che vado stando ferma,
o perchè ai miei piedi
non nasca più
 l’urgenza di una corsa.

Sono diventata
la rotta per le mie partenze
navigo ormeggiata ad un giorno,
quello rosso in cui
il cielo è diventato pudore
o semplice abbaglio.

Conta tu per me
le stelle che sono cadute
e che ho perso.

Quante promesse
non maturano sul melo.

Tu però non lo sai,
i fiori nascono solo dal basso.

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i calzini spaiati scaldano in egual modo

bonjour tendresse!

indépendance - entre la nuit
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Fotografia di Salambo

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Dentro la notte
cammini mano nella mano
con la leggerezza

e ti fai vento,
un vento che distrae la realtà dei fatti,
che ti riporta in grembo a un sogno
 dove tu ancora corri.

Dentro la notte,
ci siamo arrivati coperti
da un sole di giugno,
i filari di ombre
erano qualcosa di distante.

C’è un cammello che beve
quello che piangi,
che supera deserti
mentre non parli.

Che bella quella malinconia
che hai scritta dentro gli occhi,
che parla il linguaggio semplice
di sassi a filo dell’acqua.

C’è una farfalla
che sbatte contro gli specchi della notte
che piange mentre ancora sogni.

Liberami dal bozzolo
e cuci al volo di un momento,
la vanità del mio essermi
inciampo, naufragio, adempimento.

Sapessi che tenerezza
fa qui il tempo,

non passando.

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buongiorno tenerezza!

jour après jour

indépendance - c'est la vie...
.
Fotografia di Tania B.

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Il cielo dei miei giorni,
è quella nuvola che sposti
o che mi rincorre.

Nodi alla gola e nei capelli
sciolgono la pioggia.

Vorrei ora riavvolgere il nastro,
perdermi nella bellezza
di un ricordo.

Vorrei fare la mia conoscenza,
incontrarmi, vedermi
e già riconoscerti
dalle movenze del vento
sulle dune di sabbia
molto prima dell’acqua.

Tornare là,
nella penombra del primo sguardo
e chiedere alle eventualità,
per un attimo ancora,
– un attimo soltanto –

una gola senza sete
e il permesso di soggiorno.

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trovato in un osso di noce

jour d'ombre

indépendance - sècret
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Fotografia di Evanescente

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Tutto è
alle pareti del niente
come mosso dalla luce di un arrivederci.

Annodato alle dita,
il ricciolo dei miei capelli lisci
e l’incapacità di tagliare
le falangi alle ombre.

Vorrei intrattenermi con la tua assenza,
raccontarle dei segreti dei fili d’erba,
o dell’odore di un sapone da barba
scaduto l’estate scorsa.

Tutto è
quel girarmi intorno
cadendo sulle luci rotte
di un giorno perso
dove nel suo ritrovamento,

– per disabitudine al rasoio –
io mi perdo.

.
trovato nell’irrequietezza
e in pile di fogli da scrivere.