les petites choses

indépendance - la pluie
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Fotografia trovata in rete
(dall’archivio del blog)

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C’è un assoluto ancora
che chiede di esistere
entro i contorni delle piccole cose.

E’ lo sguardo di un giorno
su un giorno più distante
è il mio pensiero che si fa vento
in una sera d’estate.

E’ il sapermi al centro
di un fatto,
senza conoscerne i dettagli.

C’è sempre un cammello
che balla solo nel deserto,
disseta il sole all’ombra della sabbia
e nel silenzio dorme.

Sono diventata una grondaia rotta
che raccoglie i discorsi del cielo
per annaffiare le margherite sull’asfalto.

C’è un assoluto ancora
che mi sta di spalle,

osserva il tempo scappare
come un cane senza nome
o  un ladro di stelle.

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Trovato sulla tastiera del pc di Adriano

le jour et la lune

indépendance - mains
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Fotografia trovata in rete
dall’archivio del blog

Parlano di noi
le lunghe sere d’estate
quei passi nascosti
dove sempre inizia il ricordo.

In bilico fra la vita e la sorte,
si accendono visioni d’altro
nella brevità del tramonto.

Guardarti andare
dove memoria non arriva
nel rosso del cielo
scendere ogni sera,
le scale del mio sopportare.

Non chiudere il cuore
prima di dormire
è lì che ogni sera arrivo,

dopo aver acceso
la luna sul comò.

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trovato nello studio di Adriano
ascoltando la Callas

ou le soleil…


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Fotografia di F. Bird

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Ora lasciami dormire
sulle foglie di fine inverno,
prima che altra stagione
mi risvegli.

E sarà sempre d’ieri
la tua immagine migliore,
quella che osservo in una cornice vuota
mentre cerco nel tuo non-esserci,
una presenza.

S’incamminano le nostre ombre
dove il sole alza la testa
e regala altre nuove sottili e grigie visioni.

Era di maggio
il primo vagito d’un autunno
che chiedeva già soccorso alla terra.

Ora che il tempo
è solo un pretesto per rimandarci
ad un improbabile "a rivederci"
mi chiedo se sia stato più feroce

l’aver perso la strada
o le dita dei piedi.

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trovato nello studio di Adriano
e nei pensieri antichi che anche se mi sposto,
m’accompagnano.

séquence d'un rêve

indépendance - moi, ma fille
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Fotografia trovata in rete

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Sono sempre lì,
sui contorni della notte
in bilico fra la donna che dorme
e la bambina che sogna.

Vorrei partorirmi nella dolcezza,
vestirmi con premura
come mi fossi bambola.

Tenerezza placenta
certe volte illumina la stanza.

Raccogliermi dove il nido di capelli
è il nodo di me sull’asfalto
e le ginocchia l’altare delle mie miserie.

Sono sempre lì,
dove vita mi riconsegna
sulle ferite della terra,
dietro la radice fragile
d’una primula ancora viva
 nei segreti dell’inverno.

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Trovato nello studio di Adriano.
E trovato nel sogno mentre mi accarezzavo i capelli.

une liaison amoureuse

indépendance - Da "il giornale di Vicenza" - 15 aprile 2009

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dal Giornale di Vicenza – 15 aprile 2009

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Il mio Grazie va alla straordinaria Anna Zago,
a Gigliola Zoroni, Lucio Bosa, ai tecnici
e allo Staff di Theama Teatro di Vicenza.
A Paolo Ballini e al suo sax.
A Didi e al Sindaco di Torri di Quartesolo (VI).

Un grazie speciale
a Susy e Adriano Aldegheri.

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Trovato negli Atti d’Amore

personne

indépendance - l'attente
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Fotografia trovata in rete

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Nessuno calpesti la miseria
e quel viverci di passaggio
fra una fede e un cristo
senza storia.

Si posano certe strane idee
sul ramo del merlo
o in quel tuo stagno in cui ancora,
coperta di silenzio,
 dormo.

Gracidano come un lamento
i nostri discorsi nel muoversi di foglie
intraviste per sbaglio in un cielo riflesso.

La vita ci è di soccorso
in quest’essere così nel tempo,
innesto, fiore e frutto
di un ramo secco. 

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Alle 21:00
sarò al Teatro Spazio Bixio di Vicenza

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Trovato nello studio di Adriano

la vie d'un papillon

indépendance - reinassance
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Fotografia di Paula

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Arrivano ancora
in questo luogo sconosciuto
gli echi del mio sì
quando sposai la mia storia.

E’ ben visibile ancora negli occhi
dietro cumuli di disincanto,
il ridere spensierato
dell’incoscienza.

Matrimonio scomodo
e disinteressato.
Certi errori di gioventù
sono un mutuo con la vita.

Ora che m’incontro
dove la storia è storia d’altro,
inutile rammendare le ali alle farfalle;

meglio incamminarsi
dove le farfalle
tornano a nascere.

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trovato prima di partire

les gestes

indépendance - au delà des mots
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Fotografia trovata in rete

Mi sono riconosciuta:
rappresenta il pianoforte del Milestone di Piacenza
dove con Mario Zara, Gianni Azzali,
Deborah Marini, Sante Rossi e il pubblico,
Insieme si fece poesia.

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Cancella con un gesto
i gesti che conosco
e scrivi con quanto mi è sconosciuto,
l’apologia di un sogno:

trascinami per i capelli
se necessario;
imponimi la gioia
perchè io non ne esca.

Certe stagioni
hanno foglie lucide
anche in agosto
quand’anche la terra vorrebbe
silenzi senza nome
o temporali sulla sete.

Tenerezza antica
quel guardarmi accanto
alla tua malinconia

e ritrovare
l’odore del mosto
dei pomeriggi ottombrini,
o le corse fra i ciliegi
nella stagione della gioia.

Tu, affianca tutto il tempo
che non torna.
giochi di neve sui raggi del cuore
e erigi colonne maestose,
sui detriti della mia città morta.

***

Parto per qualche giorno
le parole mi chiedono d’accompagnarle:

Mercoledì 15aprile ore 17:00
Torri di Quartesolo (VI)
Piccolo Festival della Letteraura
e aperitivo letterario.
Momento di parole mie, poesia, jazz
con gli attori di Theama Teatro e Paolo Ballini

Mercoledì 15aprile ore 21:00
Teatro Spazio Bixio – Vicenza
"Delle nostre donne, io sono l’errante"
con gli attori di Theama Teatro
e Paolo Ballini al sax.

Nei giorni seguenti
per la libreria "La Bassanese"
incontro di parole
a Bassano del Grappa.

Poi sarà la volta di Venezia
per mettere a punto con la compagnia Arte povera
l’altro spettacolo teatrale
che mi riguarda.

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Trovato nell’urgenza di andare almeno a riposare

ville d'eau

indépendance - la recherche
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Fotografia di Paula

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Ancora sei l’attimo esatto
del mio non ritorno,
quello scatto in bianco e nero
con te al centro
di tutti i colori del mondo.

Ancora sei
il pensiero che non s’addormenta
mentre il corpo disteso, dorme.

E sei
la vicinanza fra me e le stelle,
o il drammatico sopravviverti
 in un tempo che non invecchia.

Accendo ogni sera
il pensiero in te,
proprio dove la città 

si spenge.

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trovato in tre nodi sulla radice
del cuore

l'autre jour

indépendance
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Immagine trovata in rete

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Paura d’essere
ora nonostante tutto,
qualcosa che è senza te,
un punto nel cielo
come neo del vivere
o accento sull’incognita.

Qualcosa ch’è stato
e che non sarà altro 
per ogni passo del tempo,
con la tua presenza,
in altro modo, accanto.

Nessun luogo contiene più il ricordo,
fragile filo d’erba custodisco in me torre,
brevi attimi
a cui si disseta la memoria.

Ed è aggrapparsi ad un odore,
a uno sguardo fra noi e le colline,
il timbro della voce
così unica fra le voci. 

Paura del vuoto
che s’apre come una finestra
senza più cardini
su un vuoto più grande.

Ripartire senza dove
solo con in me una casa
dove tutto è
manifesto di un tempo.

Un luogo remoto,
familiare come la vita,
 l’antico tempio di gioia.

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Il mio augurio di Buona Pasqua
è l’immagine di tanta gente comune
che non chiede di essere ricordata
e silenziosamente presta soccorso
nei luoghi colpiti dal terremoto.

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dopo giorni di silenzio