dis-neuf ans

Indépendance - Giovanni e Beatrice Niccolai - 1969
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Mugello, 1969

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I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
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E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m’appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
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Tutto finì, così rapito!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
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Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
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(Vincenzo Cardarelli – ‘Passato’)

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qui manchi

drap

indépendance - vol au vent

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Per chi conosce solo il tuo colore,
bandiera rossa,
tu devi realmente esistere,
perché lui esista:

chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese,
il calabrese, africano,
l’analfabeta una bufala o un cane.

Chi conosceva appena il tuo colore,
bandiera rossa,
sta per non conoscerti più,
neanche coi sensi:

tu che già vanti
tante glorie borghesi e operaie,
ridiventa straccio,

e il più povero
 ti sventoli.

 

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Pier Paolo Pasolini
"alla bandiera rossa"

BUON PRIMO MAGGIO

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trovato

le 21 mars

Indépendance - Alda Merini
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Auguri Signora Poesia
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La Terra Santa – Alda Merini

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Ho conosciuto Gerico,
ho avuto anch’io la mia Palestina,
le mura del manicomio
erano le mura di Gerico
e una pozza di acqua infettata
ci ha battezzati tutti.
Lì dentro eravamo ebrei
e i Farisei erano in alto
e c’era anche il Messia
confuso dentro la folla:
un pazzo che urlava al Cielo
tutto il suo amore in Dio.

Noi tutti, branco di asceti
eravamo come gli uccelli
e ogni tanto una rete
oscura ci imprigionava
ma andavamo verso la messe,
la messe di nostro Signore
e Cristo il Salvatore.

Fummo lavati e sepolti,
odoravamo di incenso.
E dopo, quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno.

Ma un giorno da dentro l’avello
anch’io mi sono ridestata
e anch’io come Gesù
ho avuto la mia resurrezione,
ma non sono salita ai cieli
sono discesa all’inferno
da dove riguardo stupita
le mura di Gerico antica.
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[Alda Merini – Da "La Terra Santa", 1984]

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Con profonda stima
Buon compleanno Signora Poesia

vivre

indépendance - mouette

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Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
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Io son come loro
in perpetuo volo.
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La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
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E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
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ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
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Gabbiani
Vincenzo Cardarelli
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dalle parole che amo

ce soir

indépendance - ce soir

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A quest’ora i ragazzi, la nuova generazione
quella a cui abbiamo chiesto in prestito
questo mondo chie trattiamo male,
sono alle prese con carne alla griglia,
con sogni, con la voglia di sentirsi grandi.
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La mamma che è in me ha preferito
rimanere in disparte, come sempre, in silenziosa presenza.
Fra poco li raggiungerà.
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Mi fermo un attimo qui giusto il tempo di lasciare due parole
e due tracce musicali che accompagnano
ogni mia vecchia serata musicale,
di quando il tempo non fuggiva.
..
Su quelle due tracce, idealmente
chi segue questo blog è lì con noi.
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I ragazzi ancora non mi hanno vista,
vivo l’imbarazzo di chi è atteso
da una ventina di ragazzi dai 16 ai 22 anni.
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Nella giornata che mi ricorda troppi Amici persi
 lascio una poesia di Dario Bellezza.
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Il primo brindisi sarà con mio figlio e amici
il secondo con voi.
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A PIER PAOLO PASOLINI
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M’aggiro fra ricatti e botte e licenzio
la mia anima mezza vuota e peccatrice
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e la derelitta crocifissione mia sola
sa chi sono: spia e ricattatore
che odia i suoi simili. E non trovo
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pace in questa sordida lotta
contro la mia rovina, il suo sfacelo.
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Dio! Non attendo che la morte.
Ignoro il corso della Storia. So solo
la bestia che è in me e latra.

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Dario Bellezza

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dalla vita

Modena City Ramblers – il bicchiere dell’addio

Iggy Pop – The passenger


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la tendresse II

indépendance - la tendresse

 

Ove il vecchio passa l’Arno
stabile sulle sue vecchie ossa,

ove i certi,

gettano la chiave del proprio cuore

noi, stavamo nel nostro abbraccio.

In quell’istante pensai,

che in ogni momento in cui il buio mi avesse colto,

ricordando il tuo sorriso,

come i pescatori,

avrei avuto una stella guida.

 

Sì, sono un pescatore.

Domani getterò le reti,

e per molto

starò senza i tuoi occhi figli di un castagno.

Dovrò saziarmi delle tue carezze, finché potrò

Dei tuoi baci

E dei tuoi sorrisi.

 

Tu mi rimprovererai di ingordigia,

ed io ti sorriderò

e ti bacerò ancora.
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"Francesca"
di Giacomo D.

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Dal cuore di Giacomo, 15 anni
che io osservo vivere e respirare.
Poesia classificata ad un concorso di poesia il mese scorso

déluge

indépendance - Massimo Troisi

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Non so cosa teneva "dint’a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.

Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.

La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o’ saccio, ‘naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.

"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!

Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.

O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro 

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A Massimo Troisi
Poesia di Roberto Benigni

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Non ci resta che ricordarti

printemps

indépendance - hirondelle

"Le Osterie"
Giovanni Nuti canta Alda Merini

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Buon compleanno Signora Poesia!

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A me piacciono gli anfratti bui
delle osterie dormienti,
dove la gente culmina nell’eccesso del canto,
a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,
e i calici di vino profondi,
dove la mente esulta,
livello di magico pensiero.
Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
indenne,
meglio l’ubriacatura del genio,
meglio sì meglio
l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;
io amo le osterie
che parlano il linguaggio sottile
della lingua di Bacco,
e poi nelle osterie
ci sta il nome di Charles
scritto a caratteri d’oro.

(Alda Merini)

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Compleanno di Alda Merini
"sono nata il 21 a primavera"