maître des âmes

indépendance - Lev Tolstoj
Lev Tolstoj

Ieri ricorreva il centenario dalla morte di Lev Tolstoj
che ho ricordato appunto ieri sulle mie pagine di facebook
dove quotidianamente propongo
– oltre a parole mie già pubblicate qui – 
scritti e poesie di Voci Maestre.

Ieri ho pubblicato quello che è stato definito
il "testamento spirituale"di Lev Tolstoj
scritto nel 1907, tre anni prima della sua morte.
Scritto che ripropongo anche qui e tratto da "amatevi gli uni gli altri"

***

Prima di dirvi addio (e alla mia età ogni incontro è un addio)

vorrei dirvi in breve come, secondo me, gli uomini dovrebbero organizzare la loro esistenza,

affinché essa cessi di essere miserabile e sventurata, come è oggi per i più,

e divenga invece quale dovrebbe essere, quale Dio la desidera e tutti noi

la desideriamo e cioè buona e lieta.

 

Tutto dipende da come uno concepisce la propria esistenza.

Se uno pensa: tutta la vita è nel mio corpo,  cioè il corpo di Ivan, Pietro, Maria

e lo scopo della vita consiste nel procurare la maggior quantità di piaceri e soddisfazioni

a questo mio io, cioè a Ivan, Pietro, Maria, allora la vita sarà sempre e per tutti infelice e amara.

 

Essa sarà infelice e amara,
perché tutto quello che ciascuno vuole per sé, lo vogliono anche tutti gli altri per loro.

Se ciascuno vuole ogni genere di beni materiali per sé e nella maggior quantità possibile,

siccome questi beni sono limitati, essi non saranno mai sufficienti per tutti.

 

E perciò quando gli uomini vivono, pensando ciascuno solo a se stesso,
non possono fare a meno di portarsi via l’un l’altro questi beni,
di lottare ed essere nemici tra loro: per questo la loro vita diviene infelice.

La vita ci è stata data perché sia per noi un bene e noi questo ci attendiamo da lei.
 

Ma perché sia così, dobbiamo capire che la vera vita non è nel corpo,
ma in quello spirito che abita dentro il nostro corpo, dobbiamo capire che il nostro bene
non consiste nei piaceri del corpo e nel fare ciò che chiede il corpo,
ma nel fare ciò che esige quell’unico spirito, che abita in tutti noi.

 

Questo spirito vuole il suo proprio bene, cioè il bene dello spirito,
e poiché questo spirito è il medesimo in tutti, esso vuole il bene di tutti gli uomini.
Desiderare il bene degli altri, significa amarli.
E nulla può impedirci di amare e più si ama, più la vita diviene libera e felice.

 

Di conseguenza gli uomini, per quanto facciano,
non sono mai in grado di soddisfare i loro desideri materiali,
perché ciò che serve al corpo non sempre è possibile procurarselo
e per procurarselo bisogna lottare contro gli altri; al contrario, l’anima,
che ha bisogno solo d’amore, può essere soddisfatta facilmente:
per amare non dobbiamo lottare contro nessuno,

anzi più amiamo, più andiamo d’accordo con gli altri.

 

Nulla poi ostacola l’amore e più uno ama, più diventa felice e allegro,
non solo, ma rende felici e allegri anche gli altri.
Ecco, cari fratelli, quello che volevo dirvi, prima di lasciare questa terra.

 

Al giorno d’oggi si sente dire da ogni parte che la nostra vita è amara e infelice
perché mal organizzata, dobbiamo trasformare le strutture sociali e la nostra vita diverrà felice.
Non credete assolutamente a ciò, cari fratelli!

 

Non illudetevi che l’una o l’altra struttura sociale migliorerà la nostra vita.
Intanto, tutte queste persone, che si stanno impegnando per migliorare l’organizzazione della società,
non sono d’accordo fra loro. Gli uni propongono un progetto come il più adatto,
gli altri affermano che quello è pessimo e che solo il loro va bene,
i terzi bocciano anche questo e ne propongono uno ancora migliore.

 

Poi, anche ammettendo che si trovasse l’organizzazione sociale ideale, come farla accettare da tutti,

e come realizzarla, se la gente è piena di vizi?

 

Per costruire una vita migliore, devono divenire migliori i singoli individui.

 

 

Lev Tolstoj  

scritto nel 1907, tre anni prima della morte.

ci sono voci che neanche la morte mette a tacere

 

 

les silences

indépendance - José Saramago
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José Saramago

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Questo vuole essere
un post di riconsocenza e gratitudine
verso l’uomo di pensiero, di scrittura
e di poesia, José Saramago.

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Oggi non era giorno di parole,
con mire di poesie o di discorsi,
né c’era strada che fosse nostra.

A definirci bastava solo un atto,
e visto che a parole non mi salvo,

parla per me, silenzio,
ch’io non posso.

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(José Saramago, silenzi)

rencontre

indépendance - Silvano Agosti
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Silvano Agosti

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Ho avuto la fortuna di conoscere Silvano,
non in una città ben precisa,
bensì in quel luogo eterno che sono le parole,
dunque ogni volta che c’incontriamo
ci conosciamo e riconosciamo
come fosse conoscerci sempre una prima e nuova volta.

Silvano è un universo
che se ci ascoltiamo bene è l’universo che vive in ognuno,
solo che lui ebbe la forza d’inconrare se stesso
da ragazzo e prepararsi all’incontro con se stesso, di nuovo,
da allora, ogni giorno.

Silvano regista, poeta, scrittore.
Silvano è riuscito a tenere vivo il sogno del cinema
che non si proietta solamente:
c’è un cinema che si ama e si condivide.

Questo lui fa
nel suo cinema "Azzurro Scipioni" di Roma.
(Via Scipioni, 82 – Zona Ottaviano).

Lì saremo insieme lunedi 21giugno, alle ore 21:00
insieme per raccontarci e incontrarci
e dove ci incontreremo
attraverso alcuni spezzoni dei suoi film e le mie parole.

E’ la sua sala che si apre alla poesia
e di questo lo ringrazio.
Per dare spazio e voce
a quei luoghi interiori
che diventano casa, luogo e rifugio di tutti.

"D’amore si vive" di Silvano Agosti
"Discorso tipico dello schiavo" di Silvano Agosti

"Ammiro amico mio il tuo destino
e godo di quel tuo giocare con gli uomini
d’oggi, come se fossero vivi."

(lettera a un amico, 1985, Silvano Agosti)

il 21 giungo p.v.
interpreteranno le mie parole
gli amici del "Teatro delle condizioni avverse"

al pianoforte, il pianista e Amico
Nicola Gelo

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trovato nella vita che succede e nelle sue meraviglie

 

primtemps d'une femme

Alda Merini
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Alda Merini

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,

aprire le zolle

potesse scatenar tempesta.

Così Proserpina lieve

vede piovere sulle erbe,

sui grossi frumenti gentili

e piange sempre la sera.

Forse è la sua preghiera.

(Alda Merini)
Sono nata il ventuno a primavera

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***

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Giornata mondiale della Poesia
e anniversario della nascita di Alda Merini.

Come già scritto nei commenti,
tante città italiane la ricorderanno.
Vorrei sperare che ad ogni manifestazione in suo onore
qualcuno abbia pensato almeno di far acqistare la casa di Alda
o trovi il sistema per pagarne l’affitto
affinché quella sua casa
rimanga la casa-museo dell’ultima poetessa italiana.

Le parole le facciano i poeti;
che facciano le istituzioni o i promotori di tante iniziative,
i fatti.

da giorni di silenzio
dalla primavera che sta arrivando.



au de là

indépendance - Beatrice
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Dal Messaggero

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Torno dopo questa settimana romana.
Il primo pensiero va ad Alda Merini, Signora Poesia.
E’ per lei che tutti i santi son tornati quest’anno
e con loro, reduce dalle vie dell’inferno,
se n’è andata.

Voglio immaginarla finalmente serena,
come in terra è difficile essere.

La notizia della sua dipartita mi arrivò telefonicamente
dallo stesso giornalista che ha scritto quest’articolo
quand’ancora era un’agenzia di pochi minuti.

"Beatrice, non so come dirtelo ma è mota Alda Merini".

La necessità quasi fisica di avvertire mia mamma
ma messo a fuoco tutto il parco assenze,
ho dato la priorità al silenzio e alla leggerezza del vino
che ho abitato dimenticando il resto.

E’ stato come sentirmi orfana due, tre, cento volte.

Sul letto di mamma, il suo "Fiore di poesia"
e un segnalibro alla pagina de "La Terra Santa".
Fu quello il primo libro che lessi di lei,
di cui oggi posseggo due copie:
La sua e la mia.

Ultimo regalo ricevuto da Giacomo
proprio pochi giorni prima di partire,
un libro rarissimo di Alda Merini,
trovato non so nemmeno io dove…

Ecco,
lascio alcuni link per ricordare Alda Merini
e tornare nel silenzio di casa
a dare un nome alle cose.

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L’ho ricordata su facebook.
La mia pagina di facebook
è visibile anche a chi non è registrato.

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Alda Merini e Giovanni Nuti  – Poema della Croce
Alda, Ritratto intimo della Poetessa – di Ricky Farina
L’ultima Poetessa

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Ciao Signora Poesia

Alda Merini
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Alda Merini

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manchi già

une femme et la liberté

indépendance - Fernanda Pivano
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Fernanda Pivano

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Quando stamani mi ha chiamato mio figlio
è stato naturale parlare di Fernanda Pivano
per quello che è stata, per quello che è
e per quello che per sempre rappresenterà.

Si è parlato di un libro che amo molto leggere coi ragazzi:
l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters,
alla sua prima traduzione in italiano
avvenuta per Amore e pazienza di Fernanda Pivano.
Lavoro di libertà che non le risparmiò il carcere
nel periodo fascista.

Credo nei prossimi giorni la ricorderanno qui in casa
quando Giacomo e i ragazzi torneranno –
come solo i ragazzi sanno fare:

con tenerezza, con Amore, con Speranza.
La stessa speranza che Fernanda Pivano
da Sempre ripone in loro.

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Ciao Fernanda, Maestra di Libertà

Fernanda Pivano: "i giovani possono salvare il mondo"

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trovato, purtroppo.

n'est pas un adieu

indépendance- n'est pas un adieu
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Fotografia di A. Radonic

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Ora che sai
quanti salti fa il daino
o quanta acqua nasconde il deserto,

sciogli tutti i segreti degli occhi
e parlami in silenzio
della libertà degli uccelli
o del dove nascono i colori del mondo.

Occhi di velluto
non nascondono più niente;
atto unico la vita
con riflettori accesi sul corridoio
degli "Arrivederci".

Solo la mia mano
cercando quel tuo sguardo eterno
conta, immaginadoli pesci,

i sassi
dentro al torrente.

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Ciao Andrea

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non è un addio e tu lo sai

ruelle

indépendance - princesa Alessia
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Princesa Alessia
Una musa del Poeta

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Via del Campo
ormai Carlo lo sà
è tappa d’obbligo nei miei passaggi
a Genova.

I vicoli, il negozio di Gianni Tassio,
Daniela con cui si passano momenti di tenerezza
a ricordare sì Faber
e a parlare la vita dei poeti.

Nei vicoli di Genova ho perso il mio amuleto,
quello che da quattro anni
segue il mio destino.

Ho trovato un calendario
nato dalla filosofia di De Andre’,
benedetto da Padre Gallo
"la camalla" invece è di Marco, Valentina Canepa.

Il calendario "Princese"
– le muse del Poeta –

è la testimonianza storica del transessualesimo genovese.

Quel calendario non ho potuto non prenderlo.
E’ appeso ora nel mio studio
e se vorrà, andrà nella camera di Giacomo.

Tutti i proventi del calendario
andranno al Comitato Princesa
della comunità di San Benedetto al Porto.

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C’era sole in Liguria.
Quel sole che serve per abbronzarsi
quanto basta in questi tempi.

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tre voci

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Trovato nei vicoli del cuore

Maître unique

indépendance - Pier Paolo Pasolini
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Pier Paolo Pasolini
5 marzo 1922  –  2 novembre 1975

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"L’Italia ha il popolo più analfabeta e la borghesia più ignorante d’Europa."

"L’uomo medio è un pericoloso delinquente, un mostro;
esso è razzista, colonialista, schiavista, qualunquista"

Pier Paolo Pasolini
(La ricotta, 1963, Mamma Roma, 1962)


Presenze

vague II

indépendance - C'EST VIE
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"Studenti alla deriva"
manifesto di protesta degli studenti
del Liceo Artistico L.B. Alberti di Firenze

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Liceo che rimarrà autogestito
nei giorni di lezione e occupato nei giorni festivi
come tante altre realtà scolastiche fiorentine e nazionali
fino a giugno 2009.

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[…] Così è stato il nostro primo incontro con voi.
Attraverso i ragazzi che non volete.
L’abbiamo visto anche noi che con loro la scuola diventa più difficile.

Qualche volta viene la tentazione di levarseli di torno.
Ma se si perde loro, la scuola non è più scuola.
È un ospedale che cura i sani e respinge i malati.
Diventa uno strumento di differenziazione sempre più irrimediabile.

E voi ve la sentite di fare questa parte nel mondo?
Allora richiamateli, insistete, ricominciate tutto da capo all’infinito
a costo di passar da pazzi.

Meglio passar da pazzi che esser strumento di razzismo." […]

(Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa)

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A te Giaomo e a tutti i ragazzi come te,
perchè l’onda anomala non perda mai
la sua, la vostra forza.

"Grazie"

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trovato nel cuore