comme si

indépendance - les temps

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Benedetto sia il tempo
in cui ho maledetto l’aria
e benedette tutte le tue incapacità
che t’hanno reso immortale.
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Bbenedetta è la bocca con cui
ti ho baciato, insultato e bevuto.
Benedetta è la pazienza
di trovare te in ognuno che incontro.
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Nessuno porta un nome,
nessuno arriva primo in stanza.
di solito li aspetto
perchè in te ho imparato le disaffezioni
al vestito dell’anima.
..
Oramai li accolgo
come se fossi sempre tu
a disfare le lenzuola bianche di lino
di un letto imbottito di dinamite.
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Un orgasmo luminoso e potremmo
saltare anche per aria.
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Una carezza prima del diluvio
senza un’arca su cui scappare
o un paio di ali pronte sul davanzale
per chiedere  sempre
come fossi tu con un alito diverso,

"come stai amore mio nel mio mare?"

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trovsto in un calice
a forma di bottiglisa

melancolie

indépendance - oiseau

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Ascolto Cohen
per ricordare alle pareti
che anche la malinconia ha un suono,
che quel suono è così lontano da noi,
che il ponte dei ricordi
ospita sempre un barbone
a mendicare giorni.
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Gli si è posato un pettirosso sugli occhi
e da lì suona quelle melodie
che conosce solo chi risorge.
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Hanno rubato oggi
gesù bambino dal presepe
per portarmelo ancora in vita,
 in sogno.

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trovato nel presepe che non ho fatto

brume d'hiver

indépendance - la danseuse comme la neige

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Giorni senza tempo,
percorrono i luoghi d’infanzia.
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I pomeriggi tiepidi della ragazza
fino al rumore assordante
che fanno ogni notte certi sogni.
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Una timida luce
delinea i contorni della stanza
e anche il silenzio
diventa una musica dolce.
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Accosto così,
ogni sera il veleno di un ricordo
alle mie labbra.
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La nebbia d’inverno
chiude gli occhi al giorno.
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L’hanno sentita urlare fuori,
anche altri oltre me
mentre la rincorrevano in tanti
lungo i vicoli scuri del destino,
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la speranza

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Trovato credo guardando fuori dalla finestra.

calycanthe

indépendance - regard

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Ci ricorderanno gli anni,
i giochi di luce tra i rami
centellinati in un pugno di  giorni.
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Come in un gioco di rimandi
entravi in me quasi cantando,
poi osservavi la magìa della neve scendere.
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La tua dannazione
era un fiore sostenuto nella terra
dalla neve.
Tu eri lo stelo con me in vetta
accendere di ricordi le stelle.
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Dietro quel giorno
sono evase anche le promesse
dalla gabbia senza sbarre
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e nel gioco di sguardi,
s’intrecciano nel numero dell’infinito
le braccia fiorite d’inverno
del calicanto.

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trovato mentre spolveravo il cuore

le monde

indépendance - esperance

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C’ingraviderà ancora,
per molti secoli ancora, la pazienza
e partoriremo nel’eterna attesa,
nuovi giorni.
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E’ lì che il delirio delle assenze
genera luci di speranza.
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Tutto mi parla di Te.
Tutto. Anche il silenzio del silenzio.
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Nelle mani,
come abbracciare il figlio o proteggere la donna,
si forma dal nulla,
per sola forza di disperazione,
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il mondo.

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e lei si teneva il ventre
per paura che le scoppiasse nelle mani,
il cuore

sans chaînes

indèpendance - jeu

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Certe piccole manìe,
sono vizi antichi come un gioco
e se 
Massimo segnala questo blog
al blogger thinking award,
– cioè fra quei blog che stimolano pensieri –
mi trovo ora a nominare io
cinque blog che vorrei vedere
vincitori o ai primi posti
fra i blog stimolatori di domande.

indubbiamente ho quei luoghi che frequento in rete
quasi quotidianamente, altri meno.
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il primo blog che nomino è
cogito ergo sum de il vecchio della montagna.
spesso abbiamo idee divergenti il vecchio e io.
different point of view, direbbero i colti.
Io dico semplicemente che grazie al suo blog
evidenzio la bellezza e la ricchezza delle differenze
e lo ringrazio per darmi la possibilità
di interrogarmi e ascoltare.
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Il secondo blog che nomino
è scritto col sangue.
eterno sonno – fiori per sbaglio in un campo di grano.

e lì che vado a dissetarmi.
Di lui non sò niente. Ne’ chi sia,
che età abbia, da che città scriva.
Ha il dono dell’eternità della parola
ed è lì che vado a cercarmi.

il terzo blog che nomino
è di un caro amico giornalista siciliano,
che stimo e a cui voglio bene.
almost(a) blog di  Sebastiano Gulisano
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Sebastiano ed io ci conosciamo ormai da anni
e quando il tempo ci regala la possibilità, ci incontriamo..
Sebastiano è un assetato di giustizia,
è il portavoce di chi voce non ha
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Il quarto blog che nomino
è di una persona straordinaria
che ha fatto del suo blog un punto di riferimento
per gli amanti del cinema.
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Il blog in questione è
cinema visto da me – di Roberto Bernabò.
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Ho avuto la fortuna di conoscere Roberto
e di respirare la sua passione cinema
e credo sinceramente che sia l’antologia in assoluto
più precisa e attendibile presente in rete
riguardo al cinema.
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il quinto blog che nomino
è 
oltre il tempo e lo spazio di timeline of blue
è l’unica donna nominata
perchè racchiude in quello che fa, tutte noi.
moglie, madre, amante di parole,
attenta e passionale anche nella sua
professione di insegnante
che condivide nel suo diario.

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Mi prendo la libertà di nominare un sesto blog
che è fatto con l’amore per la musica.
Io lo chiamo il
re semideminuito, Dark intervals
ch’è una tonalità rarissima da trovare.
 .
Lui arriva dentro la musica.
lui accompagnò col pianoforte
la mia prima assoluta serata di poesia.

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questo è stato uno dei post più difficili
io abbia mai scritto.

(non chiedetemi perchè).
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I nominati dovrebbero seguire queste poche regole
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1. Partecipare solo se si è stati nominati.
2. Lasciare un link al
post originario inglese.
3. Quindi inserire nel post il logo del Thinking blog award.
4. indicare i 5 blog che hanno la capacità di farti pensare


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senza catene

l'attente

indèpendance - l'attente

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Ricordi?
Ci siamo messi in attesa
il primo natale del nostro viaggio
e lì ogni anno ancora aspettiamo
il cielo cinguettare.
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Si sono fermate sui nostri occhi,
le ali dei pettirossi,
la fiducia in quello che è
ancora oggi il bisogno di Sperare.
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Vederti salire le scale
e arrivare con nulla in mano
che non sia semplice atto di presenza.
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Guardarti uscire da un abito rosso,
come fossi tu
da quand’è iniziata l’eternità.
il pettirosso.
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Frugare dietro a memorie bambine
alla ricerca del sogno.
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Tornare a correre ancora
come volano i bambini con gli aquiloni in mano,
tornare a volare
in quella piccola, timida e maestosa
apertura alare
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come fossimo noi del nostro volo
il respiro del mare.

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aspettando babbo natale

étoiles

indépendance - étoiles

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Certe mani sono come le stelle,
a cinque punte scrivono memorie e carezze,
seguendo la coda del braccio,
diventano strada luminosa
per quelli che come me
soffrono l’assenza di dio.
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Ed è scavare nella terra del domani,
il seme che generò la speranza,
un vagito come urlo d’esistenza.
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La certezza d’un’appartenenza,
è di noi, ogni giorno, il nuovo giorno,
dove mi sveglio sempre piangendo e cercando,
come fosse un delirio

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quella profezia degli assenti
che illumina di ricordi
gli inverni

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Oggi sarò a Pietrasanta
in qualità di ‘poeta’
– anche se io sono solo una manovale di parole-
a parlare della  ‘Bellezza della vita’.
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Con me ci sarà mio figlio
per ricordarmi quant’è bella.
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In occasione della presentazione
del catalogo di arte e poesia per
Asart
alcune mie parole accompagneranno
le opere di
Valente Cancogni.
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con l’augurio di tanta serenità,
non tanto per i pochi giorni di natale,
soprattutto per l’intero anno a venire

plus loin II

indépendance - l'infinie

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Quanto tempo
durerà ancora il viaggio?
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Te lo chiedo, senza interrogare memorie,
ne’ passate ne’ future.
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Perdono sangue gli occhi
nel punto lontano ch’è macchia di peccato,
come fosse reato anche Amare.
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Le valigie le ho regalate
a chi era più nudo di me
nelle nuvole di polvere
che ha alzato cavalvando la mia strada,
l’indiano.
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Persa la bussola,
poco importa dove conduce e obbliga
la strada.
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Poco importano gli appuntamenti
i rimandi, i discorsi,
i fiori sempre pronti per il tuo arrivo
sul davanzale.
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In te si cristallizza anche la polvere
su un fiocco di neve.

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trovato nelle mani piene di piaghe e tagli
che fa la vita, vivendo

vanité

indépendance - les temps

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Poi tutto rientra
come rigurgitato dal sole alla terra.
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Come una corsa che ha perso
in un destino sbagliato
le gambe.
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Corrono scomposte le mani
sorrette da fogli bianchi
e non un cane, neanche abbandonato
 a fare strada
a chi trema la vertigine del domani.
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Sorreggimi nell’incertezza
e se proprio ancora devo cadere
lascia volare nel vuoto le mie mani,
perchè raccolgano
le ultime piume di vanità.
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Come una meretrice
depongo il cuore liquido,
fuori dalle labbra
sul tuo glande.

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trovato fra le piccole e le grandi labbra del cuore