jour après jour

indépendance - c'est la vie...
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Fotografia di Tania B.

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Il cielo dei miei giorni,
è quella nuvola che sposti
o che mi rincorre.

Nodi alla gola e nei capelli
sciolgono la pioggia.

Vorrei ora riavvolgere il nastro,
perdermi nella bellezza
di un ricordo.

Vorrei fare la mia conoscenza,
incontrarmi, vedermi
e già riconoscerti
dalle movenze del vento
sulle dune di sabbia
molto prima dell’acqua.

Tornare là,
nella penombra del primo sguardo
e chiedere alle eventualità,
per un attimo ancora,
– un attimo soltanto –

una gola senza sete
e il permesso di soggiorno.

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trovato in un osso di noce

dessin d'ailes

indépendance - chaud
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Fotografia di Photo Wish

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Ora tu lo sai
il colore del sole quand’è stanco
o l’odore dell’alba
prima ch’io m’incontri
dentro e fuori un tormento.

Ora tu lo sai
dove nasce in me la vanità
nell’ora più breve del giorno.

E’ l’odore
dei miei giorni di magnolia
o quelli più duri,
in cui la vita urlava
da uno sguardo in una pozza. 

Si fa luce
l’attimo intravisto
sul binario che non ammette coincidenze
ne’ ritardi o incerti sbadigli;

neanche ora che tutto 
è il tempo incolto

che sogna di svegliarsi
disegno d’ali di farfalla

su una risaia.

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trovato nell’odore di bucato fresco
steso in casa

pas tard

indépendance - errante!
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Fotografia di elsvo

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Con te
è sempre tempo
di meraviglie.

Quei lunghi temporali nel deserto
e una rima bugiarda
che mi conficchi nello sguardo,
come fossi io la maledizione
che osservi.

Con te
non è mai tardi.

Quel correrti incontro
sempre su un altro binario
e ricordarmi che oblitero così,
per noia, abitudine o disperazione
ogni giorno.

Tutto ormai ci circonda:
le voci si fanno interferenze del destino,
brevi sollecitazioni
a vedere e rivedere
l’andare dei nostri passi.

Essere un tizzone rosso fra gli alari
e quella cenere ch’è tutte le nostre morti.

Risvegliarsi nel tempo nuovo
solo per cercarti
e urlare il tuo nome
ogni volta che hanno tentato d’entrarci
forzando
la leggerezza degli inguini.

Ogni giorno guardo mi sporgo,
per intravedere almeno
la brevità ch’è questo vivere

prima che sia di noi,
sull’altro lato della vita

solo ricordo.

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Trovato fra il ragù, il camino, la stufa
e un forte prurito sulla cute del cuore.


au cœur rouge

indépendance_mots
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Fotografia di snowbuddy

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Vivo a sud di ogni dolore,
in quella che tu vedi periferia
dov’anche le luci stanno spente
per evitare sprechi.

Lì,
proprio dove l’ombra
è il risveglio della notte
si schiude alla longevità del destino,
la vivacità dello sguardo.

Dove si sputano sentenze,
io pianto alberi nel deserto
e accendo con un fiammifero,
il lampione per i tuoi passi,

per dissolvermi in te
lasciando alla penombra
del tuo girovagare

il corsetto rosso
del mio Amore.

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trovato oggi
dopo essermi limata le unghie
sui casini della vita

algue

indépendance- main
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Fotografia di Ramin Hossaini

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Ancora in me
naufrago partenze e destinazioni
e amo il relitto che ospita
il volare leggero dentro l’acqua
dei pesci.

Muti,
non si lasciano agonizzare dalle onde.
Sordi,
loro ci vivono dentro.

Ancora in te,
come la storia che non si cancella,
esiste la mia storia.
Quella di ieri e quella che sarà
nonostante tutto.

Dove tu ancora cogli attimi
nella noia di un tempo senza pazienza
e dove i recinti sono palafitte
costruite sullo specchio dell’acqua.

Ancora
adagi le gambe
sul tavolo verde del mio cuore,
tiri i dadi e giochi un solitario

coi miei anni migliori. 

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trovato prima di uscire

aller plus loin

indépendance - vie
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Fotografia di Rosiehardy

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Raccontarti oggi
la mia vita di domani
è come conoscere il segreto
in cui s’increspano nel mare,
le onde.

Mi vivo dentro
perchè m’è troppo feroce
quello c’è fuori.

Ho cambiato persino i connotati
perchè ferocia non mi riconosca.

Ora che mi cerco,
vorrei chiedere a te,
dove venire a cercarmi.

Capirai
senza inibire domande
com’è l’andare improvviso

in un imprevisto
e non scelto viaggio.

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trovato vivendo

 

sourire

indépendance - rire
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Fotografia di Jim Blob Blann

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Dev’essere così un ultimo sguardo,
quel lasciarsi cadere da dentro gli affanni;
smettere di rincorrere il tempo
perchè tempo ci raggiunga.

Cadono ancora le foglie,
s’accendono sulla vita pensieri distanti.

Dalle cantine presto arriverà
l’odore del mosto e di un altro inverno.

Spareranno ancora fucili nel bosco
per gli odori della domenica che non tornano
ora è  più povero della mensa dei poveri
il mio piatto più ricco.

Sono tutte in bianco e nero le fotografie
dei miei giorni felici.

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trovato negli odori
e nelle assenze

lamentable genèse

indépendance - recherche
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Fotografia di Sarah Marshall

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Appartieni all’innocenza
e al sorgere delle domande
in un tempo che non ammette più
grandi albe.

Mi chiedo spesso
se anche tu tramonti alle mie spalle
o se stai semplicemente
andando.

Sai, ci sono pensieri
che sembrano annodati, come nei vezzi,
 alle perle.

E ci sono silenzi ingombranti
che occupano tutta la dimensione
del sogno.

Lì ancora tu vivi
intrappolato all’innocenza
in bilico fra la veglia e il sonno
e muovi verso l’andare delle acque,
il collo.

Tu dormi sereno,
io non sarò mai Salomè.


trovato fra le macerie

raison d'être

indépendance - ensemble
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Fotografia di McInarnay Photo

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E tornare là
– dove pazienza non mente –
sulle lancette dei dubbi a cercare certezze.

Riconoscerti in ogni gesto familiare
e cercare il nome delle cose
attraverso le ombre.

Essere nel mondo
– quel mondo che tu abiti
e in cui io transito –
alla fermata sotto al salice d’inverno.

Sentire piovere la noia
come per millantato credito
è quest’esistenza.

Abbracciare gli echi degli addii
per ricordare un gesto, una voce, una smorfia,
per essere mela d’inverno
e fragola a giugno.

Essere qualcosa che è e che esiste
al di là delle domande.

Giurare quiete al tramonto
e smettere di rincorrere le foglie
come quando se ne vanno,
da qualche parte

come noi
-note senza chiave –


senza sapere dove e perchè
un giorno.

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trovato nella mano sinistra
quando l’anello era nascosto nella mano destra

ortie

indépendance - sous la parapluie
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Fotografia di Lucy_Nka

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Inutile che trafughi le ortiche
per risvegliare le nuvole.

Tu rimani oltre,
dove ancora nascono spontanee le fragole
in quella terra senza recinti.

Lì ho nascosto per le tue nuvole
il mio velo bianco
e una verginità sospetta
da cui tutto nasce.

Saranno le pietre del mondo
a fare da sentiero alle stelle,
dove anima e consolazione
ci sono figlie di memoria.

Come noi in un sempre eterno
fra le ortiche,

le stelle.

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trovato nel prurito delle mani