c'était demain

indépendance - une femme, une fleur
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Fotografia di Manuela

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Sarebbe arrivato il domani
dallo sguardo incerto e smarrito
come un ruscello
fra le dune del deserto.

Sarebbe arrivata nel domani
la vita coi suoi giorni
e con quei bagagli inutili
per camminare nel deserto
a filo dell’acqua.

Il miraggio è sapermi lì
con le spalle scoperte
nel bagliore della notte,
in cerca dei giorni smarriti
sui confini del vivendo.

Ancora mi vedo
arrampicarmi nel vuoto
in cerca di un ramo di ginestre,
in cerca di un equilibrio
che non fosse il respiro del tuo silenzio.

Ancora mi vedo cadere
come cadono certe stelle in agosto
senza sapere se e dove cadranno

se su uno stelo di fiore
o se oltre la circonferenza
di uno sguardo.

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dalla vertigine che mi da il domani

réveil en blanc et noir

indépendance - les temps
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Fotografia di Emma

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Il tempo 
mi coglie sempre di sorpresa
così come dietro il suo andare,
 la tua voce.

S’alza senza difese
quell’ombra mai distante
del mio andare.

Si fa carico delle mie attese
il temporale che non esplode
in cui tu osservi ogni foglia
che ha in sè la mia sete.

Neanche una probabilità
riuscirebbe a caricare a salve
il suo orologio.

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Trovato cercandoti

malade

indépendance - les temps
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Fotografia di M. Josè

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Non ricordo esattamente
come andarono i fatti.
La vita mi stava ruotando intorno dall’alto
e aveva tutti i volti del tempo.

Io poco distante
per tenerezza e disperazione
mi ero accanto
e mi stavo consolando.

Qualcuno ricorda un grammofono rotto,
altri mi parlano di una donna
che cercava le proprie falangi
in un ditale di cristallo.

Sembrava un angelo
stanco di stare sulla terra.

Degli anni passati
ricordo solo una porta scardinata
dal vento.

Ora la guardo l’altra me
spacciare ortiche
ai mendicanti di rose
e in un sussurro ridente, ad ognuno
come fosse ancora nelle fauci del leone

parlare d’Amore.

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trovato nel caos in casa,
fra le pile di panni da stirare,
fra i commenti su fb da seguire

e in una piccola ferita
che non smette di urlare

en ce temps-là

indépendance - regard
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Fotografia di Paulchen

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Ancora frugo nei ricordi:

incerte timidezze colorano l’aria,
ne fanno parte come noi al mondo.

Laddove memoria non tradisce,
le suppellettili ricordano gli odori e la pioggia
senza distinguere chi di noi
fosse la giara e chi l’olio.

Vorrei
brucare per mano tua le olive
dove ancora
pascolano le stelle.

Eppure il tempo non vissuto
è la condanna che ci costrige
– giorno dopo giorno –

a distinguere e  inseguire
con tre bende sul cuore e una sugli occhi
i colori delle farfalle
in equilibrio precario

sull’orlo di un precipizio.

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trovato in un cielo che sembra voler esplodere

sur le destin d'apres

indépendance - esperance
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Fotografia di Mama  J.

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Vorrei non credere al destino:
mi esonerebbe dalla Speranza,
dal tornare a cercarmi
dove il noce ha iniziato a maturare
i ricci e le castagne.

Vorrei frugare a occhi chiusi
nelle ferite dentro la carne
e oltre in quella fanghiglia
da cui si vocifera
siano nati un uomo e una donna
con mele rosse
al posto dei nodi e dei coralli.

Vorrei essere il risveglio notturno
in un silenzio di stelle
o lo sguardo che ti copre le spalle.

Vorrei imbracciare la vita
perchè vita urli fin da risveglio.
Vagiti come la prima volta
per tutte le volte che il sonno
m’ha rapita dal tormento.

Ricadermi addosso
come il vento fra le onde
nella quiete che inseguo

e che non conosco.

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trovato in un attimo d pace
nel caos del fine settimana di casa

avion

indépendance - aller
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Fotografia di C. Humano

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Persa come si perdono i capelli,
mi aggiro nella vita degli altri
chiedendo a tutti
se ancora ci ricordano
ridenti come rododendri
nei vicoli della tenerezza.

Eri tu
ed io con te,
quella me ch’è andata
e non sorpende neanche più le ombre.

L’altra me
– questa me che non conosci –  
concentrata e appagata dal niente,
sorvola il passare degli anni.

Di tanto in tanto
un aereoplano cancella
col suo passare

quanto insieme abbiamo toccato
senza fare niente.

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trovato nel solito posto.

un réveil en douceur

indépendance - pomme
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Fotografia di H. L.

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Un raggio di sole
entra nel mio quando,

perchè io lo intraveda
e con pazienza lo sciolga
in ogni tempo.

Vorrei così
emancipare la vita dalle disgrazie
e risalire in me ogni torrente,
o intravedere il crepuscolo
anche dentro al silenzio.

Fiume di donna
riflette uno sguardo distante
e si copre con tutta la vanità 
che dà il niente. 

Oggi mi sono svegliata
nell’immagine di un abbraccio:

ero io ad aspettarmi al riveglio
con ali bianche di farfalla.

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Trovato in una spremuta di arancia,
qualche sigaretta e in un modem
che funziona a singhiozzo.

une fille errante

indépendance - fille
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Fotografia di S. Fair

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Fuggo ogni giorno
ai piedi della notte
dove tutto è e ancora esiste.

Lì ancora m’intravedo
incastonata in uno sguardo.
La luce fievole dei miei giorni
si fa certezza di risveglio.

Certi intagli raccontano
la morbidezza delle foglie,
di carezze ruvide
generate dagli sbagli.

Ricompormi
in equilibrio sulla linea d’orizzonte
è l’atto d’Amore
a cui mi costringo.

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trovato nella tensione


les gestes

indépendance - encore les temps
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Fotografia di MапьчикBeдра

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Sempre parlano i gesti:

quei muti e incerti sorrisi
che nascono dentro gli occhi
dopo la tempesta.

Vorrei mettermi a mio agio
nella mia storia:
 trovare conforto nelle verità
dialogare serena con i dubbi
e affiancare almeno una certezza.

Guardarmi ridente
in te riflessa.

Accarezzarti la pelle ruvida
dove per natura cadono le foglie
e sedermi sul ramo
a cinguettare il mio essere donna.

Ci fanno gli occhi dolci le stelle
dove tutto tranne me,

esiste.
 

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trovato nella mano sinistra

Cœur libre

indépendance - ensemble
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Fotografia di HoneypieLiving

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Nella forma della nebbia,
si scioglie come perso anche da Dio
il cane che abita il mio cuore
senza guinzaglio.

Nessuna certezza abita il giorno:
Vivere è diventato un atto di tenerezza,
un dolore che preme il cuore
come una carezza.

Corre libero
in questa terra fertile di donna,
scavando buche
in cerca di una stella.

Piscia su ogni angolo di memoria
poi si ferma dove si dirada la nebbia.

La vita è
come la narrano gli occhi del funambolo
o della ballerina distratta

raggi di sole che tagliano le nuvole
prima di posarsi a terra.

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Trovato nelle mani,
dopo una camminata lungo il fiume Sieve