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Giacomo
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Ci sono parole che non hanno bisogno di parole
ed è una carezza infinita la Tua presenza.
Se c’è un Dio a darmi certezza di Vita,
è nascosto e nemmeno troppo, nel Tuo Amore.
Un albero spoglio, la mia vita.
Tu le foglie e i germogli
di ogni possibile mia primavera.
La casa è un muro vuoto
con un vuoto che ci vive dentro.
Non ci sono rumori,
solo parole che si rincorrono per le stanze
e una doccia che muove i sensi della pelle
che risveglia e richiama
all’obbligo di vita.
Quando scendi dal trono delle Tue corse
per fermarTi nel mio stagno,
m’accarezzi con una dolcezza ormai grande.
Piccola divento nella poesia della Tua Vita.
Sei Gioia che oscura tristezze,
sei vento che asciuga lacrime
e sei abbraccio che rassicura.
Una risata irrompe in casa,
una voce baritonale ricorda i miei passaggi
fra braccia meno rassicuranti delle Tue.
– Domani vengo da te, mamma.
– Domani vado a Pavana da Francesco.
– Dài passa a prendermi che su da lui ci vengo volentieri anch’io
poi però vengo un pò da te.
E’ la gioia dello stupore silenzioso,
in ogni cosa non detta
l’unica poesia veramente scritta
silenziosamente,
la Tua Vita
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Radici. Sì, se ho una radice, sei Te.
Forte come la mia debolezza