Lumière de Vie

indépendance -  Lumière de Vie

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Parla per vita tua
e in quella che hai difeso nel tempo,
il tempo mai vuoto della Speranza.
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Giovani donne  invecchiano
nella costante dell’attesa nel nostro viaggio.
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Odori semplici arrivano ed escono
dalle preghiere senza pareti
di una stanza.
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Del violino tu hai la chiave
che apre ogni giorno la porta.
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il prossimo libro è dedicato
al silenzio delle cose
e a Julia che in ogni giorno della sua vita ha creduto all’Amore

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oggi, come ogni anno
ricordando la radice fragile e forte
de le nostre donne

J'existe

indépendance - reinassance

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Esisto.
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Me lo ricorda ogni giorno
la Tua assenza.
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Quella in cui
abbracciata a me,
io ti cerco.
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Con una nota incisa
sul pentagramma del silenzio
cigola l’altalena fra due siepi.
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Alloro.
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Nella narice della sventura,
l’essere di tutto quel che sono,
un mezzo tono sopra la vita,
un mezzo tono sotto la tua vicinanza,
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Nulla che ricordi o presagisca
l’apologia di un incontro
o l’infedeltà del sogno
..
Nebbia
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Come un’alba d’inverno
che aspetta solo di divenire.

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trovato pensando a te

comme une feuille au vent

indèpendance - solitude

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Poi tutto è
l’imprevisto senza fine,
come senza ragione per gli dèi,
il perchè dell’olimpo
si separano come per Mosè le acque,
le strade.
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Tu ci cammini sopra
come camminare sugli specchi,
io annego bagnandomi la vita
nel letto asciutto del fiume.
..
Negli occhi troverai come mosse dal vento,
le vette delle betulle
riflesse.

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trovato spazzando dove
la vita passa

habille-moi

indépendance - un bisou caché

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Le Tue ansie,
i miei appunti sparsi,
io li ho intravisti incrociarsi
 fra le radici dell’albero secolare
della memoria.
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C’erano foglie e ghiande per terra
e ci siamo raccontati che anche
i maiali, come noi,
 hanno fame.
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Una ad una le hai infilate
al filo fragile della mia voce,
come fosse stato bello esistere.
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Pianterai nel silenzio
un albero per nutrire solo il mio cuore?

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Era il giorno
da cui dipendono già i nostri giorni futuri
come tutti i germogli di luce
che fanno per terra,
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poco dopo l’inverno,
le primule.

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Trovato sfilandomi la collana di ghiande
e sentirmi nuda

la faim naturelle des choses

indépendance - foto di Deborah Marini, dettaglio, 2007
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La spaventauccelli – dettaglio
Fotografia di Deborah Marini, 2007

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"C’è in mezzo al campo di ognuno di noi,
uno spaventapasseri abituato da secoli di obbedienza
a impaurire la naturale fame delle cose…"

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"Il y a au milieu du champ de chacun d’entre nous
un épouvant habitué depuis des siècles d’obèissance
à épouvanter la faim naturelle des choses…"
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Traduzione a cura di
Guidu Antonietti di Cinarca

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Tratto dall’apertura del mio prossimo libro
di cui per una serie di motivi non posso ancora
citare il titolo.

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Trovato nelle mani e sul marciapiede
del cuore

et si

indépendance - ensemble

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Apri così
con la semplicità del dubbio
la danza delle domande.
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Quanti semi di lino hanno fortificato
la tela dei miei sonni,
e quanti fiori di ricordi
hanno coperto la visione dalla finestra.
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Quanti odori hanno sovrastato
la mano che cuce e perde, disperde
il seme del dolore.
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Non c’è più odore,
nemmeno con le spezie
dentro alla grande ciotola di rame.
:
Come di passaggio osservo
negli occhi la ricerca,
fino a essere solo un punto di domanda.
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E se nel cielo mancheranno le nuvole
per dissetare i miei fiori,
pesca per me, la pioggia dal mare.

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senza misurarla, indubbiamente
dai brividi forti di febbre

les ans

indépendance - femme

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T’accolgo e raccolgo
fin dentro la pioggia
per regalarti ai mali del mondo.
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C’è un principio d’egoismo
in ogni donna che sia mamma
perchè il futuro sia già un nome
e una storia in cui vivere
nei giorni dell’oltre.
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C’è un Amore insondabile
nelle stigmate che non mostrano le donne
come fece il cristo.
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Occhi come confini di mare
fra i giochi di biglie colorate
nella forza disperante dell’erba che cresce.

Seduta nella distanza
creo aspettando,
 l’attesa.
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Di tanto in tanto,
mentre rotolano gli anni
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un veliero appare

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Trovato in diciassette anelli
di un tronco

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Cliccando
QUI ogni giorno
puoi regalare un pasto a chi ha fame.

chambre du désert

indépendance - avec l'ivraie

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Ricorderò.
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Poi del tutto ch’è stato,
il giorno ancora cerca la sua luce
e un po’ confuso anche lo sguardo,
fruga affamato fra le persiane,
il sole.
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E’ dall’altra stanza
la stanza dei miei deserti
che arriva la Tua voce.
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E’ il motivo del risveglio,
rincorrerla fino a sera,
disegnando nei fumi del vino,
amanti come ombre.
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Calda e suadente,
respinge di tutte le stagioni,
l’inverno.
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trovato mentre mi falciavi
io rinascevo

genèse

indépendance - vol

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Sono stata la gioiosa conclusione
d’un giorno di luce.
E tu, in me,
la genesi dei sole.
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Anche le finestre vezzeggiavano
l’inutile
e la dimora sarebbe diventata
una continua palestra di ressurezione.
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Piovo dai cardini,
fin dentro te e in oltre,
l’immisurabile vuoto.
.
Come si dipanano certi giorni,
come fosse stato ieri
esserci in te e in me, oltre,
entrambi perdenti
.
ormai acqua di ombre di neve
nella sconfitta
che non si dimentica.
,

trovato nello scaffale
pieno di polveri