la muette

indépendance  -  muette
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Fotografia di Qualudez

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Ovunque io mi sposti,
sono in me il centro,

quello che hai segnato, vivendo,
con un cerchio rosso.

Lo intravedi, come in uno scatto fatto male,
ancorato nel chiaro degli occhi.

Un perdutissimo punto lontano
che ti riporta dentro
come sulla sabbia delle partenze.

 Anch’io come ogni donna di sale
sono figlia delle maree.

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trovato nella stanchezza

discours

indépendnance - papier
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Fotografia di a.t.o.

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Nulla è come sembra.
Anche dal tuo silenzio
arriva un odore acre di piscio di gatti.

Marcano come te,
il loro diritto di territorio.

Si muovono con curiosità
fra le cose che non cambiano,
così come le mani dei tuoi occhi frugano i seni
in cerca di latte o sangue.

Nessuna notizia rassicurante
dalle vetrine dei fatti:
solo i papaveri crescono liberi
ai margini dei discorsi.

Mi consolerà saperti nascosto
con le caviglie incastrate
sulla verginità mai appurata

di un’ape.

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trovato forse nella pioggia

herbe verte

indépendance - l'herbe
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Fotografia di Fearless

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Venerdì 20 giugno, ore 16:00
presenterò "a porte chiuse"
all’interno della casa accoglienza "Il fiore nel deserto" in Roma
il secondo libro "Gramigna"
edito sempre con Ennepilibri di Imperia.

La lettura delle mie parole per voce
di quelle donne che hanno deunciato abusi e maltrattamentiè
è la voce che mai deve mancare.

Mi sostengono nell’iniziativa
L’assoiazione culturale "Club scrivere" di Bagheria (PA),
Il municipio V di Roma.
La scuola di flamenco "Flamenco Flores" di Roma,
La Casa Accoglienza "Fiore nel deserto".

In autunno un evento sempre nella Casa Accoglienza
sarà fatto a porte a perte.

Il silenzio delle cose
è una preghiera che non si racconta
e per ogni donna che abbia pianto,
per chiunque l’abbia accolta.

Nei giorni seguenti,
martedì 24 giugno  – ore 22:00 in Trastevere
al caffè storico "Il giardino dei ciliegi"
e  domenica 29 giugno – ore 18:30  presso  la sala ecumenica
di Borgo Pio, zona Vaticano

Saranno l’attrice Valeria Di Francesco con la voce
e le ballerine della scuola di flamenco  "Flamenco Flores",
con il linguaggio del corpo e dell’anima
a intervallare il mio parlare,
rigorosamente a luci soffuse dove nulla mente.

Scenografia saranno le opere del Maestro
Gino Loperfido.

Qui l’invito

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dalle cose che accadono

abandon III

indépendance - l'abandon

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Rimane ora
come mai,
una preghiera esaurita
in un disordine dove tu,
mai manchi.

Io arrivo in ritardo, sempre:

anche quella volta dal fornaio
dove tu eri già stato
e neanche lì t’hanno più visto.

Piovono giorni
a lavare detriti di passaggi:
piove la vita
quando mi chiedono

"Signora lei è così triste,
conosce almeno il padre del suo dolore?"

Neanche oggi
svelerò agli sguardi lapidanti,
il nome di suo padre.

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da giorni di forte stanchezza

Feuilles de hêtre

indépendance -  deja
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Fotografia di Sonia De Spa

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Tremano anche i piccioni
sulle grondaie:
l’esserci è per noi ancora incertezza.
Nessuna voce oltrepassa
i vetri fragili della credenza.

Siamo tutti qui
come embrici sotto al cielo ad aspettare
che ci lavi la pioggia.

Prima che piova
le radici del faggio raccontano
quello che è già stato,
alle foglie.

Pazienza e tempo,
onorano i nodi sulla corteccia.

E’ sotto di voi,
che io mi scalderò in inverno.

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trovato aspettando pioggia

arc en ciel

indépendance - bourgeon
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Fotografia di Milena Mihaylova

 Basta un niente
per entrare nella sera
dove il tempo
cresce al solo lume di una candela
e proietta sulle pareti,
il film dei ricordi.

Le mie stanze si affacciano
su  un cortile d’indifferenza,
solo fogli in braccio al vento,
muovono l’aria.

Non un rumore dai detriti nella stanza
dove prima di bere
abbiamo rotto la brocca.

Non è la tua voce che urla.
Quello è solo il cielo
che canta.

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da una stanchezza che frastorna

comme la première fois

indépendance - la vie
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Fotografia di Hel Des

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Per come vita e morte
siano pedina e dado
di uno stesso gioco,

io rilancio.

Scelgo di morire ancora
e potrò farlo solo vivendo.

Dove tu disancori una nave
io avrò mare, fondale o porto
e starò in riva a un pensiero
a giocare con una conchiglia.

Ascoltare eco e voce di un coro di coralli
e lì essere il niente che mi circonda
e nel niente scoprire il segreto delle onde.

Mi faranno compagnia
il vizio di vivere, amare e fumare.

Ogni volta di stupore,
come i bambini
per la prima volta

davanti al mare.


trovato

mots V

indépendance - jouer

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Ricevo dall’amico e scrittore palermitano Claudio Perna
un riconoscimento a questo blog.

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Indépendance - IL PREMIO ARTE Y PICO AWARD

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Sono chiamata a indicare al premio altri blog:
Scelgo, alcuni blog che secondo meritano
in qualche modo un riconoscimento:

1. Il blog di Beppe Costa
(una felice scoperta – per come ha cura delle Parole)

2. Il blog di Azor
(per come, con cura traduce poesie che ci sarebbero sconosciute)

3. Il blog di Pietro Barraco
(per come, con passione ha creato una compagnia teatrale di giovani)

4. La piattaforma di parole di Elisabetta Randazzo
(per come la passione per le parole l’abbia portata ad aprire un sito di parole e blog)

5. Il blog di suoni di Puck
(per come cattura in scatti e suoni, la natura)

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Ad ognuno di loro,
il mio ringraziamento per il tanto,
che attraverso un blog mi stanno dando.

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trovato

toujours la pluie

indépendance - fleur de fille
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Fotografia di Mun Kuvia

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Ti trovo sempre
dove fiorisce la neve,
e senza più stupore
ti guardo cadere.

Hai mille forme
e già torni acqua sulle foglie,

come fosse piovere
lo sguardo che ti cerca al di là delle cose
in una terra seminata
di disincanto.

Per fortuna esiste la pioggia
che lava dai discorsi la terra
e dichiara un suo esistere,
semplicemente piovendo.

Una smorfia disegna rughe e solchi
in cui tutto scorre verso un nuovo inizio,
 lentamente,

come fosse di noi, di neve e pioggia,

vivendo.

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dolori con copertina rigida

le vent rouge

indépendance - seule

Fotografia di Zseike

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Sei in me
come trasportato dalla corrente,
in altro luogo, in altre circostanze
tutto è l’innafferrabile niente.

Volano spazzati via
i petali degli oleandri:
volano dentro al silenzio
che fa, pensando,
lo sguardo.

Una mano sorda
coglie la distrazione
di crederti qui, sempre.

L’ipocondria del vivere
non riconosce dolori,

è come fra i capelli
un vento rosso d’oriente.

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trovato dove distanze e tempo
sono proiezioni d’un giorno